Moebius

Moebius

sabato 12 marzo 2005

I blog domineranno il mondo?

(post pubblicato il 28 giugno 2004)

 

Secondo Derrick de Kerckove, teorico delle comunicazioni di massa, allievo di McLuhan e considerato uno dei “guru” della società dell’informazione, nella nostra società la solitudine, intesa come l’isolamento dal mondo, è sempre più difficile, è «attaccata e minacciata da spam e sms come quello inviato da Berlusconi agli italiani per indurli a votare». Questa affermazione del grande sociologo canadese (rilasciata sul Messaggero del 26 giugno) potrebbe far pensare ad un mondo dominato dai media e da chi ne detiene il potere, in primis quello televisivo.

 

Però «oggi è l’intero sistema dei media a offrire garanzie di democraticità. Ai nostri tempi un regime fascista avrebbe grossi problemi a controllare tutto dalla rete elettronica ai blogs, agli sms, a Internet».

 

«La domanda di interazione è destinata a diventare sempre più grande, è un desiderio di presa di potere sullo schermo: vogliamo vedere, partecipare, intervenire, guidare».

 

Quanto afferma de Kerckove in questa intervista (che è poi quello che sostiene da anni in molti suoi libri), riassumendo, è che i nuovi media fanno sì che si superi ogni blocco e restrizione imposta da chi cerca di detenere il potere mediatico. Internet è di fatto incontrollabile e la miniera di informazioni che ci si può trovare è in grado di integrarsi con i vecchi media, in modo da costruire, insieme con il passaggio nell’ambiente digitale anche dei vecchi media, come la tv, un contesto in cui l’utente diventerà sempre meno passivo. E anche laddove non riusciamo a nasconderci dall’invasione di messaggi che ci raggiungono in ogni momento (come l’sms di Berlusconi di cui si diceva sopra), possiamo sempre scavarci delle nicchie in cui riflettere e pensare, ed esprimere le proprie opinioni e il proprio bisogno di interagire con la tecnologia e con le persone.

 

Penso che i blog allora si inseriscono perfettamente in questo circuito, perché si stanno affermando come uno strumento comunicativo che permette a tutti, con una enorme facilità, di mettere in rete idee e pensieri, di lanciare un messaggio nel mare che qualcuno raccoglierà. In questo senso abbiamo di fronte, da un punto di vista comunicativo, tante porte da aprire per trovare gente interessata a quello che abbiamo da dire o a cui attingere per acquisire nuove conoscenze; e l’interazione “razionale” fra bloggers, è probabilmente la forza di questo strumento perché crea una sfera pubblica (se qualcuno ha letto un po’ di sociologia capisce bene di che parlo) di tipo del tutto nuovo, in cui non serve la contemporaneità e la compresenza per dare così vita ad un “dibattito pubblico razionale” che salta ogni mediazione, dalla stampa alla tv, ponendo in contatto diretto i partecipanti a questa nuova sfera pubblica.

 

(queste considerazioni finali sono tutta farina del mio sacco, e di quello che negli anni ho studiato, se non siete d’accordo o se sono stato impreciso non date la colpa a de Kerckove…)

Nessun commento:

Posta un commento