Moebius

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giovedì 24 aprile 2008

Fra un mojito e l'altro

Contrariamente alle buone intenzioni dell'inizio non sono riuscito ad aggiornare spesso come avrei voluto Immaginaria per raccontare come stanno andando queste settimane in Florida, che stanno volando e fra una settimana appena già si ritorna in Italia.


Con il passare dei giorni sembra di essere qui da molto più tempo, sia per quello che riguarda il soggiorno in campus sia per ciò che concerne la Florida e Miami. E' una sensazione strana. E' molto facile abituarsi ad un posto, forse anche grazie al clima quasi vacanziero che stiamo vivendo, nonostante tocchi comunque studiare e pensare ai lavori da completare per chiudere, finalmente, questo master.


Rispetto alle ultime cose che ho scritto, abbiamo visto Miami, anzi Miami Beach: paradossalmente Miami-Miami ancora non l'abbiamo vista. Abbiamo trascorso un paio di giornate al mare a South Beach, un posto molto cool come direbbero qua, dove nell'arco di 100 metri si può passare dalla spiaggia ai locali di Ocean Drive dove bere secchi e secchi di mojito.


Qua sono le due di notte, sono tornato da poco in stanza dopo una serata a Miami Beach per la cena. Dovrei avere sonno ma per ora reggo, chi se ne frega che domani dovrei alzarmi per studiare. Ogni giornata che passa qua mi sembra di essermi comunque perso qualcosa: oggi per esempio tutto il giorno se ne è andato per completare uno degli ultimi lavori da consegnare e nonostante l'uscita serale è come se mancasse comunque qualcosa. In fondo abbiamo visto ben poco della Florida e anche dei dintorni di Miami, e chissà se si riuscirà prima della fine ad organizzare una gita da qualche parte.


Ma oltre a ciò, in questi giorni vivo in modo strano il mio rapporto col mondo e con gli altri. E' forte la sensazione di essere un po' alieno a molte cose che mi circondano in questi giorni, e non si tratta solo del fatto di essere negli Usa. Come sempre mi faccio prendere dalle mie ansie e dai miei desideri inespressi, o irrealizzati, e il morale va giù. Rischio anche di incrinare i rapporti con alcune delle persone che mi sono vicine, con le quali ho vissuto un anno frequentando il master e preparando questo viaggio. Ho questo carattere che mi porta a pensare sempre a quello che non ho, o che vorrei, o a come desidererei vedere il mondo girare, e finisco per non godermi le esperienze, e forse anche le amicizie.


Il proposito per quest'ultima settimana in Florida è di godermela fino in fondo, que sera sera...

domenica 13 aprile 2008

Diario americano

Provo a scrivere qualcosa dalla Florida, e a tenere una specie di diario, se ci riuscirò. Come qualcuno sa giovedì sono arrivato a Miami (dopo 11 estenuanti ore di volo con la compagnia di bandiera ancora viva) per trascorrere tre settimane nel campus di una università della Florida (di Fort Lauderdale precisamente) per concludere il master iniziato ormai un anno fa.


Appena arrivato, dopo aver sbrigato le faccende per i passaporti e la dogana, è stata quella tipica di un italiano, o forse anche di un europeo, che sbarca per la prima negli Usa: tutto grande, tutto come nei film. E ovviamente il caldo, molto umido, che a tutto fa pensare tranne che a studiare.


Dopo il primo orientamento in questi giorni io e il mio gruppo abbiamo superato il jet-lag a forza di tirar tardi la sera, che non è una cattiva idea. Tra l'altro ora che abbiamo affittato due macchine possiamo anche uscire ed esplorare i dintorni: oggi finalmente dovremmo vedere Miami.


La maggior parte del tempo l'abbiamo finora trascorsa in campus, una struttura enorme con piscina, palestra e un sacco di altre cose che non invogliano prorpio a mettersi a studiare.


Nonostante il trambusto di questi giorni sto abbastanza tranquillo, ancora eccitato per l'esperienza. Come detto, se riesco con i tempi (le giornate sono abbastanza frenetiche), cercherò di scrivere ogni tanto qualche impressione ma nessuno conti sulla regolarità. Per ora vi saluto, vado a fare colazione!