Moebius

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giovedì 10 marzo 2005

Un libro che sarebbe piaciuto a Torque...



Nicolas Eymerich, inquisitore è il libro di Valerio Evangelisti che  ha iniziato più di dieci anni fa, la serie dedicata al personaggio dell’inquisitore Eymerich, realmente vissuto in Spagna nel XIV secolo. Probabilmente il buon vecchio Torque di cui abbiamo perso le tracce apprezzerebbe, lui che aveva preso come nick il nome dell’inquisitore più famoso.

Vi parlo di questo libro perché intanto si legge che è un piacere, e poi perché Evangelisti è l’autore italiano di maggior successo che si occupa di fantascienza, fantasy, horror, thriller e storia tutto insieme. I libri di Evangelisti sono un mix di tutti questi elementi, considerando che prima di dedicarsi alla narrativa è stato professore universitario e ha scritto numerosi saggi storici. Questo scrittore è uno dei pochi italiani (sicuramente il più conosciuto) che si cimentano con quella che una volta veniva chiamata spregiativamente letteratura di genere o para-letteratura, perché non parla di cose “serie”, ma che ora è ampiamente sdoganata, anche grazie al contributo di autori come Evangelisti che hanno segnato una strada nel mondo della narrativa italiana. Già solo per questo vale la pena di leggere Evangelisti, partendo o da questo libro o da Metallo Urlante.

 


 

Per quello che riguarda questo primo capitolo della saga di Eymerich c’è da dire che assistiamo alla nascita del personaggio, nel senso di Inquisitore Generale, e scopriamo la sua mente politica, machiavellica, e la sua ferocia nel combattere ogni forma di eresia nel nome di Dio e della Chiesa. Ma le vicende di Eymerich non si svolgono solo nel ‘300 perché la sua influenza arriva fino a centinaia di anni dopo, perché Eymerich si trova a combattere trame che sono fuori dallo spazio e del tempo, perché il nemico è al di fuori dello spazio e del tempo.

Così le indagini dell’inquisitore trovano senso nel nostro mondo contemporaneo, dove un fisico assai poco ortodosso farà una scoperta destinata a rivoluzionare la storia dell’umanità, e in un remoto futuro, dove un viaggio spaziale si rivelerà ben più che tale: epoche diverse sono strettamente legate fra loro, come se ci fossero dei collegamenti sempre aperti, come se il tempo fosse percorribile avanti e indietro, pur non incontrandosi mai i personaggi, rimanendo tutti ignari di ogni cosa.

Spero di aver suscitato curiosità nel vedere di che si tratta.

 

Dal mio punto di vista, quello del mio blog immaginario, la cosa più affascinante di questo libro (e che mi fa pensare ci sia un qualche folletto dei libri che mi indirizza sempre verso quelli giusti) è l’idea di immaginario che c’è dietro le vicende di Eymerich. L’immaginario è il vero filo conduttore che lega le vicende di questo libro e degli altri di Evangelisti, perché l’immaginario è il mezzo attraverso cui si può viaggiare nello spazio e nel tempo, è il mezzo di propulsione più potente che ci sia. E la metafora dell’immaginario come strumento per spostarsi nello spazio-tempo regge anche qui da noi, nel nostro mondo reale da cui usciamo proprio sulle ali dell’immaginario.

7 commenti:

  1. fico...salutami igor de torquemada ;)

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  2. Ogni tanto vado a controllare se per caso al Torque è venuta voglia di ricominciare a scrivere... :-(

    Della saga di Evangelisti ho sentito parlare spesso ma ancora non ho letto niente. Appena mi tolgo dalle palle la tesi ricomincio a leggere come si deve e lo piazzo tra i libri da leggere!

    Il militante

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  3. Ogni tanto vado a controllare se per caso al Torque è venuta voglia di ricominciare a scrivere... :-(

    Della saga di Evangelisti ho sentito parlare spesso ma ancora non ho letto niente. Appena mi tolgo dalle palle la tesi ricomincio a leggere come si deve e lo piazzo tra i libri da leggere!

    Il militante

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  4. Ogni tanto vado a controllare se per caso al Torque è venuta voglia di ricominciare a scrivere... :-(

    Della saga di Evangelisti ho sentito parlare spesso ma ancora non ho letto niente. Appena mi tolgo dalle palle la tesi ricomincio a leggere come si deve e lo piazzo tra i libri da leggere!

    Il militante

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  5. Bravo! :-)
    Eymerich è un mito assoluto, Evangelisti un narratore di razza.

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  6. Bravo! :-)
    Eymerich è un mito assoluto, Evangelisti un narratore di razza.

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  7. Bravo! :-)
    Eymerich è un mito assoluto, Evangelisti un narratore di razza.

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