Moebius

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giovedì 15 settembre 2005

Se si cambiano le carte... beh, incazzatevi, è il minimo


In un blog come Immaginaria parlare di argomenti politici crea sempre una fuga di lettori, anche se a volte in passato, soprattutto prima della famosa cancellazione e riapertura successiva, devo dire di aver dato vita a qualche bel dibattito. Sapete, dicono che di cambiare la legge elettorale, così da far contenti i centristi di Casini e Follini. Mi vengono in mente alcuni pensieri, ma vi avverto che non sono troppo originali.

 

A parte il merito della legge in sé, su cui si può sempre discutere, e le scelte di campo sempre molto ondivaghe fra proporzionale e maggioritario, quello che sento di dire, e di chiedere a chiunque ci tiene un po’ a questo cacchio di paese, è che mi fa schifo vedere questo teatrino, nato di fronte al fatto che dati delle ultime elezioni amministrative alla mano, per non parlare dei sondaggi, la coalizione oggi al governo potrebbe uscire gravemente sconfitta dalle urne. E allora che si fa? Ma si cambiano le regole del gioco naturalmente! Quando giocate a Monopoli finite sempre in prigione? Ma strappate la carta, no? Tirando due calci al pallone che avete portato voi con gli amici perdete sempre? Ma allora riprendetevi la palla e non fate giocare più nessun altro, ancora state a pensarci?

 

Insomma, provo repulsione per la politica che c’è in questo paese, una politica gestita, verrebbe da dire, come dei bambini capricciosi, e magari si trattasse solo di bambinate. Perché, vedete, la questione è più grande, e riguarda, e ha riguardato tutti i partiti, tutti gli schieramenti, nella storia italiana degli ultimi anni e non solo. Possibile che questa gente non capisca che le persone vorrebbero sentire parlare di cose concrete, di problemi veri, e non del modo migliore per conquistare qualche collegio in più (o per perderne il meno possibile). Perché la questione sta tutta lì, la voglia di non perdere la poltrona. E sapete qual è il paradosso? Che forse questa proposta di legge sarà un buco nell’acqua, perché molti fra gli stessi parlamentari della maggioranza che dovrebbero votarla questa legge potrebbero non starci a perdere il loro collegio (forse) sicuro.

 

Al di là di ogni considerazione sul reale funzionamento della democrazia in Italia, sulle regole che dovrebbero assicurarne la pratica e la gestione (regole, per inciso, che dovrebbero essere condivise, o comunque accettate da tutti), come è appunto la legge elettorale, prevale sempre la logica dell’opportunismo politico e del fumo negli occhi degli elettori. Beh, spero che nessuno ci caschi, e che se servirà ci sarà la giusta mobilitazione, per principio. Senza tenere conto che questa riforma della legge elettorale potrebbe essere un buco nell’acqua, o un boomerang a seconda dei punti di vista (se vi viene in mente qualche altro luogo comune ditemelo che lo aggiungo).

 

Scusandomi per le banalità (però vi avevo avvertito) che, se le avete lette, potevate trovare su qualsiasi quotidiano degli ultimi due giorni (che vi invito a leggere, così vi rifate gli occhi e la mente rispetto a quello che ho scritto io…) chiudo qui, e vi ricordo che soprattutto sentivo il bisogno di schierarmi, non solo contro questo governo (che non è una novità) ma soprattutto per il rifiuto di una politica attaccata sempre e soltanto alle poltrone e che non fa per niente politica, ma che in un modo o nell’altro ci tocca tenere, sperando che se qualche voce si fa sentire si alzi un bel casino moralizzatore, soprattutto per non dover vedere le stesse cose e gli stessi teatrini con un governo e una maggioranza di colore diverso. Magari già a partire da un blog (e chi ha più lettori e una vena ironica migliore della mia si dia da fare!)

7 commenti:

  1. Heilà Ste..vedo che le vacanze non hanno fiaccato il tuo giusto senso di ribellione...sinceramente trovo le tue banalità sin troppo condivisibili anche se ormai guardo il tutto con occhio piuttosto discattato perchè non credo che si potrà mai fare veramente politica finchè ci porteremo una dietro un'economia come la nostra...finchè le società sarnno scatole vuote ma belle da svendere sul mercato (dipendenti inclusi) finchè a prevalere sarà la logica della mazzetta e non quella del profitto (in termini di utili d'impresa) finchè il problema occupazione verrà affrontato con forme sempre più amorfe di contratti da schifo l'unica occupazione politica sarà quella di accumulare, gestire ed esercitare potere perchè di fatto non molto altro che possa essere gestito.....
    d'altronde coem disse tempo fa Elio..l'Italia è pur sempre la terra dei cachi!!!

    Un bacio
    Mare

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  2. "... prevale sempre la logica dell’opportunismo politico e del fumo negli occhi degli elettori. Beh, spero che nessuno ci caschi, e che se servirà ci sarà la giusta mobilitazione, per principio ... "

    mi spiace deluderti Ste', ma ormai la maggioranza degli "itagliani" si mobilita solo per le squadre di calcio.

    buona giornata caro :)
    zak

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  3. @mare: che bello rivederti dalle mie parti! è parecchio che non vengo da te, ma sarà comprensibile per il fatto che per tanto tempo non ci sei stata :)
    @zaky: io mi mobilito per la roma, non credo che le due cose non vadano necessariamente d'accordo! :P

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  4. ah, sapete io a queste cose guardo sempre con l'occhio stupito del bambino che non ci capisce un cavolo e vorrebbe che qualcuno gli spiegasse qualcosa, oppure che gli adulti si comportassero da adulti, e non da bambini...

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  5. Ste', tu sei un'eccezione ...
    OT: Archimede (Paolo) è la mia metà peggiore.
    smuà
    zak

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  6. noooo la politica nooo Ste, ti pregooooo!
    ;P Skerzo!
    Un bacio!

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  7. OT: spiritoso ...
    dunque, quando mi dici "che 'ragazza' meravigliooosa che sei" menti spudoratamente ... blutto!
    zak

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