Moebius

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mercoledì 28 settembre 2005

Web e tv possono sposarsi?

Leggo qui una notizia, per me, veramente gustosa. La BBC forte del suo archivio di oltre 600.000 ore di programmi prova a far convergere due media finora molto lontani, la TV, ovviamente, e Internet.

In sintesi, la tv pubblica inglese consentirà (per ora in via sperimentale solo a 5mila famiglie) di scaricare la sua programmazione via web (per ora solo fra 190 ore di tv e 310 di radio) che diventerà disponibile su PC, grazie ad un apposito programma messo a punto dalla Microsoft, iMP. Sottolineo la parola scaricare: per esempio in Italia la Rai offre il servizio RaiClick che non permette però di scaricare i programmi, ma soltanto di vederli in Real Video.

La BBC invece è la prima tv al mondo (e non è un caso che sia una tv pubblica) a mettere a disposizione il suo archivio per il popolo del Web che può scaricare un programma sul proprio hard-disk e fruirne con calma. C’è un’avvertenza: il programma iMP è tale da far sì che i file si autodanneggeranno dopo una settimana (apparirà un messaggio che dice questo file si autodistruggerà entro 7 giorni?) e, almeno in teoria, non consente alcuna copia, invio o file sharing, per evitare, ovviamente, il fenomeno della pirateria (su questo punto però bisognerebbe aspettarsi di tutto).

 

La BBC sta lanciando un nuovo modo di fruire la tv, che andrà ad intercettare fasce di pubblico differenti da quelle che già trascorrono tanto tempo in poltrona davanti alla tv, e sarà da vedere se potrà essere un affare redditizio come l’iTunes della Apple (in prospettiva infatti i programmi potrebbero scaricarsi anche su videotelefonini e apparecchi iPod o simili)

Ma ciò che è più interessante di questa notizia è che si vuole proporre la convergenza fra il più potente dei vecchi media, la tv, e la frontiera dei new media, Internet. Il confine da superare per farne una idea di successo, oltre che di sperimentazione tecnologica, starà tutto nella capacità di intercettare bisogni mediatici di tipo differente rispetto alla platea televisiva tradizionale. Il flusso televisivo, concetto che sintetizza la trasmissione e la fruizione della tv (nato in ambito anglosassone ma che impregna la neotelevisione di Eco), viene a scomparire e si presta ad un uso e ad una fruizione completamente differenti.  Da scienziato della comunicazione sarei proprio curioso di vedere che succede. La soglia sarà dettata dai costi, credo, ma si trova sempre il modo per aggirarli (ad uso e consumo della polizia postale: questo non vuol dire che io sia un sostenitore della pirateria via Web), ed allora vedremo quali nuovi comportamenti si genereranno.

1 commento:

  1. Vedrai vedrai che condanna!! Altro che vietare file sharing etc etc, già riusciamo a vedere in dvd films che devono ancora uscire al cinema, figurati se non si riesce ad imbrogliare pure su questo!!!

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