Moebius

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domenica 26 giugno 2005

Pena di morte 2005

Giorni fa è stato diffuso il Rapporto 2005 dell’associazione Nessuno tocchi Caino sulla diffusione della pena di morte del mondo. Mi sembra giusto parlarne perché non tutti possono sapere quanto questa pratica sia ancora diffusa nel mondo, non solo negli Stati Uniti, in cui avvengono le uniche esecuzioni di cui di solito parlano i nostri media.

 

Potete trovare una versione abbastanza dettagliata dei contenuti del rapporto sul sito di Nessuno tocchi Caino, io riporto solo alcuni dati che mi sembrano particolarmente significativi.

 

I paesi che nel 2004 hanno deciso di abolire la pena di morte per legge o di fatto sono 138, mentre quelli che ancora la mantengono sono 58, a fronte dei 61 del 2003 e dei 64 del 2002. C’è una lieve tendenza alla diminuzione della pena capitale anche nel numero delle esecuzioni, 5476 contro le 5607 del 2003.

La quasi totalità di queste esecuzioni è avvenuta in Asia, dove la Cina con circa 5000 esecuzioni è il paese che raccoglie oltre il 90% delle esecuzioni mondiali. A seguire, in questa triste classifica ci sono l’Iran, con 197 esecuzioni (rispetto alle 154 dell’anno prima), e, terzo, il Vietnam con 82.

Nel continente americano se non fosse per gli Stati Uniti non esisterebbe la pena di morte (negli USA sono stati effettuate 59 condanne, ma la tendenza è in leggera diminuzione).

In Europa l’unica eccezione è la Bielorussa (5 esecuzioni), mentre paesi come Grecia e Turchia hanno abolito definitivamente la pena di morte dai loro ordinamenti.

In Africa soltanto tre stati mantengono ancora la pena di morte, Egitto, Sudan e Somalia (con un totale di 9 esecuzioni).

 

Va sottolineato come la stragrande maggioranza delle esecuzioni avvenga in paesi dittatoriali o illiberali, in cui, tra l’altro, non vengono nemmeno diffuse cifre ufficiali sulle condanne a morte (si stima che in Cina migliaia di persone vengano uccise sommariamente sul posto al momento dell’arresto: la cifra reale delle esecuzioni in Cina potrebbe avvicinarsi alle 10.000 persone). Va considerato poi che in questi paesi, dove la maggioranza delle condanne viene eseguita per reati di droga o di criminalità comune, molto spesso dietro questi reati si celano le esecuzioni degli oppositori ai regimi o di appartenenti a minoranze etniche e religiose.

 

I paesi democratici in cui è in vigore la pena di morte sono 14; sono state 4 le democrazie che nel 2004 hanno eseguito 65 condanne a morte, 59 gli USA, 3 Taiwan, 2 Giappone, 1 India.

 

4 sono stati i paesi che hanno ripreso le esecuzioni dopo anni di sospensione, il Libano, l’Afghanistan (in cui c’è stata una lapidazione extra-giuridica), l’India e l’Indonesia. L’Iraq ha reintrodotto la pena di morte nel suo ordinamento e l’Autorità Palestinese ha giustiziato 4 detenuti per omicidio, dopo 3 anni dall’ultima esecuzione.

 

Mi fermo qui, ma ci sarebbe ancora tanto di cui parlare, come le esecuzioni di minori (5 nel 2004) o sulle donne. Per non parlare di come la “guerra al terrorismo” diventi strumento di repressione interna dei regimi dittatoriali “amici”, che sfruttano questa propaganda contro gli oppositori.

 

Spero che qualcuno si senta sensibilizzato contro quella che io considero una vera e propria barbarie, e chi mi conosce sa quanto io possa incazzarmi su questo argomento. La civiltà si misura anche sulla capacità di uno Stato di punire ogni reato nel rispetto della vita e della dignità umana; la superiorità morale di chi deve amministrare la giustizia si vede proprio nell’uso equo della forza giuridica. Non credo che sia reato che possa giustificare la pena di morte, nessuno.

10 commenti:

  1. giustissimo sensatissimo post.
    non così le esecuzionio capitali.
    e comunque anche la concezione che abbiamo di carcere punitivo non porterà molto lontano, mi sa.

    (io sono sveglia perché...perché...non lo so! credi che qualcuno mi abbia fatto una fattura?! "per tutta la vita ti sveglierai all'alba!" con tanto di "bhuahuahuahuahua!" satanico in fondo?!...aiuuuutooo!)
    ;)

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  2. visto che abbiamo un libro in comune ?!...

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  3. Senza avventurarsi in bilanci che inventariano situazioni, io credo nella fallacita' dell'uomo ed essendo l'uomo o un gruppo di uomini, chiamato ad amministrare la giustizia, voglio sperare nella possibilita' di correggere eventuali errori,credo fermamente insomma nelle pene reversibili... ahime'... la pena di morte no rientra tra queste...

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  4. parole sante...
    in questio giorni visti gli ecclatanti casi di cronaca (mi riferisco agli stupri...) c'è chi invece pensava fosse la cosa più giusta...mi sembrava di esser tornata al medio evo....

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  5. d accordo con te...

    la mia amica è più che un amica...è mia zia e stà bene si. deve stare bene per forza:)

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  6. ciao Ste!
    grazie del saluto e si... alla fine mi sono laureata anche io ! ;)
    ciao ciao
    E.

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  7. ciao phil, t volevo lasciare un saluto prima di andare a dormire... un bacio!

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  8. buongiorno ste!
    :D
    un abbraccio con gli occhi ancora appiccicati ai sogni...mmmm...

    [che tra l'altro, stanotte ho sognato di ridare l'esame di cinema con il mio prfessore adorato che è stato trasferito...buuuuuu! :( triste!]

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  9. ..ho letto su liberazione di ieri..

    [hai usa come paese democratico ste..mi sa che ti sei confuso!] :P

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