Moebius

Moebius

lunedì 10 ottobre 2005

La matrice spezzata

Un salto nella Matrice Disaggregata io, se fossi in voi, lo farei. Potreste incontrare cani solari, puttane d'alto bordo, politici senza scrupoli e politici visionari, pirati, teatranti, strani alieni affaristi, una colonia spaziale di tessuto organico (carne, una massa enorme di carne) e molto altro.

La matrice spezzata (Schismatrix) di Bruce Sterling (libro del 1985) rappresenta una delle vette più alte della fantascienza moderna, ed è sicuramente il libro di respiro più ampio dello scrittore, che, di solito, scrive sempre di un futuro prossimo, di un basso futuro, delineando scenari e prospettive non troppo lontani dalla realtà. Questo libro invece proietta l'umanità nello spazio, fra molti secoli, e ne racconta le vicende nell'arco di oltre un secolo e mezzo, attraverso le avventure di Abelard Lindsay, ribelle politico che viene esiliato dalla Repubblica Circumlunare del Mare della Serentià e da allora inizia a peregrinare per colonie e asteroidi, fra un pianeta e l'altro dell'universo umano conosciuto come Matrice Disaggregata, in cui si fronteggiano politicamente e materialmente le due fazioni in cui l'umanità si è divisa, i Plasmatori e i Mechanist. I primi puntano ad una evoluzione e un miglioramento dell'uomo attraverso l'ingegneria genetica e l'addestramento psichico, i Mech invece si fanno portatori di una ideologia più materiale, in cui gli uomini vanno oltre i loro limiti biologici grazie alla meccanica, e agli innesti biomeccanici ed elettronici nei corpi. Plasmatori e Mech si fronteggiano anche politicamente, economicamente e filosoficamente, sono distanti sotto ogni punto di vista, tranne che per l'artificiale e continuo prolungamento della vita umana.

Lindsay inizia come Plasmatore ma si ritrova ben presto da solo, un cane solare, un ribelle che scappa da una parte all'altra e che porta avanti i suoi piani di crescita personale e dell'umanità stessa. Perché il futuro non è lo scontro fra i blocchi, ma una sorta di anarchia in cui quello che contano non sono le nazioni ma i popoli, che sopravvivono alle nazioni, come ripete lui stesso. Mech e Plasmatori sono il risultato del massimo sviluppo tecnologico dell'umanità ma sono civiltà decadenti, da cui non potrà nascere niente di nuovo perché governate da vecchi centenari. Nuovo sarà invece il post-umanismo, il nuovo ideale che raccoglierà chi non si riconosce nell'una o nell'altra parte.

Un libro che va letto per la ricchezza di idee, di spunti che escono fuori da ogni pagina, per la sfrenata fantasia di Sterling che qui ha dato davvero il meglio di sé, unendo il filone cyberpunk con alcuni temi tipici della fantascienza classica legata ai viaggi nello spazio e alle civiltà spaziali. Lo scrittore butta sul piatto temi come la costruzione dell'identità, l'evoluzione psicologica e biologica che impone di domandarsi se saremo più mech o plasmatori, il conflitto fra generazioni, l'affermarsi di nuove religioni e di nuovi culti, il superamento di ogni logica democratica nei regimi politici a cui si contrappone l'ideale anarchico di ricostruire la civiltà per piccoli gruppi auto-organizzantisi.
Insomma un romanzo pregno di tante cose che gli amanti del genere non possono non leggere (o aver letto), ma che mi sento di consigliare anche agli altri, per la bellezza anche stilistica del romanzo (gli scrittori dell'ondata cyberpunk si caratterizzano per un linguaggio spesso barocco, difficile, ma che lascia impresse alcune immagini che ormai fanno parte, appunto, del nostro immaginario).

6 commenti:

  1. una piccola aggiunta, se qualcuno si fosse interessato a questo libro (cosa che spesso e volentieri non accade con i miei consigli...), purtroppo non lo trova in libreria perché credo sia fuori catalogo. se siete fortunati lo potreste trovare ancora in edicola, che è uscito con il n. 32 della collana "urania collezione".

    RispondiElimina
  2. ti odio uomo, ti odio!
    sono in facoltà e tutto sto papiro ora non me lo posso leggere...
    anche se, certo, se lo facessi, farei la figura della persona accccccculturata....
    mmmmmm quasi quasi...
    ti abbraccio
    raccogliendo i tuoi saluti,affettuosamente, ricambio

    RispondiElimina
  3. ti odio uomo, ti odio!
    sono in facoltà e tutto sto papiro ora non me lo posso leggere...
    anche se, certo, se lo facessi, farei la figura della persona accccccculturata....
    mmmmmm quasi quasi...
    ti abbraccio
    raccogliendo i tuoi saluti,affettuosamente, ricambio

    RispondiElimina
  4. Sono ancora piegato dal lavoro. Leggerò domani. Spero

    RispondiElimina
  5. lo sto finendo or ora. semplicemente fantastico.
    un'immaginazione ed una fantasia che mi hanno colto di sorpresa soprattutto nella prima parte del libro.

    RispondiElimina
  6. lo sto finendo or ora. semplicemente fantastico.
    un'immaginazione ed una fantasia che mi hanno colto di sorpresa soprattutto nella prima parte del libro.

    RispondiElimina