Dopo tre giorni senza telefono posso tornare a postare. E posto, visto il mio ultimo posto, ancora sulle primarie del centrosinistra, per dire pochissime cose (lunghi editoriali politici potrete leggerli altrove, io faccio le mie modeste considerazioni).
Questi oltre 4 milioni di elettori che significano? Perché è questo il punto, non chi ha vinto, anzi stravinto, le primarie, che già si sapeva. Il dato fondamentale è che più di 4 milioni hanno deciso di mettersi lì in fila (io per un'ora e mezza) per votare per il leader dell'Unione ma soprattutto per dare un segno. Il segno che se gli si chiede di esprimersi gli italiani lo fanno; che magari su certe questioni mostrano indifferenza, come gli ultimi referendum, ma che hanno voglia di dire con forza che in questo paese è ora di cambiare.
Il segno più forte, secondo me, è che se non ci fossero stati questi 4 anni e oltre di governo della destra, di questo governo (leggi ad personam, condoni e concordati fiscali, economia e conti a pubblici a pezzi) probabilmente non ci sarebbe stata una tale mobilitazione. Direte, vabbè erano tutti elettori di centrosinistra, poi erano un po' farlocche come primarie, visto che il leader già riconosciuto da tutti c'era, andava solo legittimato.
Tutta questa gente, che di domenica si mette un'ora in fila per un voto che ha un significato più simbolico che pratico, vuole partecipare, vuole dire la sua, vuole venire ascoltata. E a questo punto si stabilisca di ascoltare la società sempre più spesso, come metodo. Non si butti questo patrimonio di 4 milioni di elettori che avevano voglia di dire la loro.
Il numero resta, e nessuno lo aveva previsto (leggevo ieri che 350.000 votanti avrebbe cominciato ad essere un buon numero, sondaggi alla mano). E rappresenta la voglia di cambiamento della gente, la voglia di mobilitazione, il segno che alle prossime politiche probabilmente nessun voto andrà buttato. Sempre che sarà possibile contarli i voti fra qualche mese, con l'aria che tira...
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