Moebius

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martedì 11 ottobre 2005

Un chiodo

Un urlo incredibile vibra nell’aria. Un urlo che devi immaginare perché è impossibile per me riprodurlo. Un urlo affilato come un chiodo, di quelli grossi da carpentiere, che ti viene piantato in un orecchio, prima piano, appena appoggiato ma già ne senti la pressione, senti che il metallo è freddo e cattivo, che non ha anima. È solo metallo. E allora il chiodo comincia a spingere contro il tuo timpano e nemmeno di accorgi quando lo buca, ma lo sai che l’ha bucata quella sottile membrana perché è come se oltre al chiodo ti avessero ficcato dentro l’orecchio un batuffolo di cotone, perché la sensazione che provi nell’ascoltare la voce che ti è affianco è di lontananza, di una consistenza quasi fantasmatica.
Solo un rivolo di sangue inizia a colare giù, lo senti caldo sul tuo lobo e allora si accende qualche interruttore nel tuo cervello, uno in più per ogni goccia che sgorga fuori e scorre giù lungo la tua guancia fino al collo, e cominci a pensare che stavolta non ce la farai, che non può andare sempre bene, e che hai finito tutte le carte buone. E pensi anche che sei un coglione, che stavolta hai rischiato troppo, che non dovevi accettare quel lavoro ma, cazzo, ti servivano quei soldi, e poi ne hai affrontate pure di peggio.
Si accende anche l’interruttore del sudore freddo e del delirio, e cominci a urlare. Ora urli davvero perché hai capito cosa sta per succedere o, meglio, lo sapevi già ma ora sai che accade, in questo momento, istante dopo istante, attimo dopo attimo. È un film al rallentatore, questo, in cui puoi vedere fotogramma per fotogramma ogni singolo particolare, e se vuoi puoi anche mandare avanti veloce, tanto sai come andrà a finire, non arriveranno i buoni a salvarti, perché non ci sono buoni in questa storia che ti sto raccontando.
Ogni briciolo di consapevolezza in più corrisponde ad un qualche messaggio che viaggia lungo le sinapsi che collegano i neuroni del tuo cervello, che stanno impazzendo di scariche elettriche perché loro lo hanno capito un nanosecondo prima di te che cosa sta per accadere. E questi impulsi elettrici che a me piace pensare come il morse punto linea punto punto linea, e chissà che cazzo ho detto, mettono insieme qualcosa di compiuto, informazioni, dati, bit, che dicono solo una cosa, una cosa irrazionale, senza senso alcuno. Ti dicono che devi urlare anche se sai che non c’è nessuno che possa ascoltarti ma non è un grido di aiuto quello; è un grido di guerra, è l’ultimo respiro che forse potrai esalare e allora lo rendi più grosso e più potente che puoi, proprio nel momento in cui, anche se non la vedi, senti una goccia del tuo sangue che ha terminato il suo percorso in uno splash su quel pavimento sporco e ti spiace un po' per quel fluido vitale sprecato così, pensi che è un peccato. Forse è perfino per quello che tiri fuori dai tuoi polmoni fino all’ultima particella d’aria.
Allora continua ad immaginare questo urlo, che fra poco capirai di che si tratta. Un chiodo, grosso di quelli da carpentiere, immaginalo bene perché quella è la forma della paura. Immagina le goccioline di sudore che imperlano la tua fronte quando hai il chiodo appoggiato nel condotto auricolare. Immagina il ghigno di chi tiene in mano il chiodo. Immagina che ora, al posto mio, ci sia tu legato su quella sedia e in balia della bramosia omicida di un pazzo deciso ad avere l'ennesimo orgasmo nel vedere il sangue che schizza via dall'orecchio insieme ad un po' di gelatina grigia. Ecco, allora che cazzo stai facendo ancora lì e perché non vieni a tirarmi fuori brutto bastardo, grandissimo figlio di puttana? Perché non te ne frega niente, vero? E te ne resti stravaccato in poltrona a guardare questo reality show, che purtroppo è reale per davvero. Io volevo solo un po' di notorietà, ed ora ho il 90% dello share tutto per me. Chissà se è un bene. Mandate a letto i bambini, quello che state per vedere potrebbe impressionarli. Accendete i videoregistratori.

20 commenti:

  1. le ultime righe sono deboli lo so, si accettano consigli. :)
    ma lo leggo solo io 'sto blog? ormai mi sa di sì, cazzo!

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  2. le ultime righe sono deboli lo so, si accettano consigli. :)
    ma lo leggo solo io 'sto blog? ormai mi sa di sì, cazzo!

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  3. Ma cazzo non riesco a lasciare i commenti!!!!

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  4. Comunque, dicevo prima nei miei due tentativi di commento, che lo trovo geniale questo racconto, e non penso che le ultime righe siano deboli.
    Mi piace come e quello che scrivi.
    Bacio.

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  5. Comunque, dicevo prima nei miei due tentativi di commento, che lo trovo geniale questo racconto, e non penso che le ultime righe siano deboli.
    Mi piace come e quello che scrivi.
    Bacio.

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  6. ciao! non ho tempo di leggere tutto.. specie se sono dei temi ;) cmq un salutone! ma il lavoro procede? non sono venale, era curiosità ;) eheh

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  7. ti sei fatto il buco all'orecchio..eddai non fa poi così male... :-)

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  8. mmmhhhh... probabilmente se me lo fossi fatto il buco all'orecchio non mi sarebbe venuta fuori una descrizione così vivida, direi... ora mi toccherà farlo per forza...

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  9. certo che lo sono ancora..mica ho vinto il superenalotto

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  10. ammetto che faccio un salto ogni tanto ma quando ci capito leggo!
    :-)
    bel racconto ste.

    militante

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  11. ammetto che faccio un salto ogni tanto ma quando ci capito leggo!
    :-)
    bel racconto ste.

    militante

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  12. sono capitato qui per caso
    complimenti
    salvato dal chiodo (non è vero: solo nei preferiti)
    in bocca al lupo
    ciao

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  13. sono capitato qui per caso
    complimenti
    salvato dal chiodo (non è vero: solo nei preferiti)
    in bocca al lupo
    ciao

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  14. come cancellato tutto???
    Uh, ora son curiosa…. Uffi ;_;
    sono contenta che ti piaccia l’aggettivo *flessuosa*
    un abbraccio

    zoe

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  15. come cancellato tutto???
    Uh, ora son curiosa…. Uffi ;_;
    sono contenta che ti piaccia l’aggettivo *flessuosa*
    un abbraccio

    zoe

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  16. perchè dici che sono deboli? per intenderci, il senso del racconto in fin dei conti ha il suo fine proprio in quelle righe, nel senso: E te ne resti stravaccato in poltrona a guardare questo reality show, che purtroppo è reale per davvero. e indichi il filo sottile delle cose, e mi sembra ok. poi: Io volevo solo un po' di notorietà... etc etc, forse ti riferisci a questo,nel senso, il racconto è forte,ma tu volevi un finale con il botto. forse riducendo il numero di parole ma non il senso. tu cosa dici Ste? :M:

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  17. oddio M non mi ero posto tutti questi problemi... mi cogli di sprovvista, poi soprattutto ora che sono tornato da poco dal lavoro!

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