Moebius

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martedì 18 ottobre 2005

Sognando il Brasile

Braziiil... na-na-na-na-na-naaaaaaa...

Somewhere in the 20th century... questa musichetta è l'unico modo per evadere e sentirsi liberi. Nei sogni e nella realtà.




In un futuro prossimo venturo (che è già passato visto che il film è ambientato alla fine del 20° secolo) la burocrazia ci sommergerà, sarà il vero potere ed il vero modo per controllare la gente; attraverso la burocrazia si esercita un potere dittatoriale odioso, in una società vacua e superficiale, nella sua elite, e povera e disperata negli strati più bassi. L'informazione è potere, chi può controllare l'informazione ha il potere, chi gestisce anche il modo in cui l'informazione viene diffusa nei media e negli apparati pubblici (fra un mare di scartoffie e di moduli) ne detiene ancora di più.




Brazil si inserisce in quel filone di fantascienza distopica (1984, Il mondo nuovo) in cui il futuro viene rappresentato opprimente, in cui la tecnologia (assolutamente comica) è solo un'altra emanazione dell'apparato burocratico, in cui si cerca ad ogni costo un prolungamento artificiale della vita, in cui ogni cosa è distorta ed è proprio come non vorremmo che fosse il nostro futuro.




E allora un ometto, un piccolo ingranaggio dell'apparato burocratico, può solo permettersi di sognare di essere un eroe, di sconfiggere mostri paurosi e di salvare una donna bellissima. La vita normalissima e conformista di Lawry (Jonathan Pryce) viene sconvolta dall'apparizione nella sua vita del terrorista-tecnico del riscaldamento Tuttle (Robert De Niro), che mina il sistema con le sue riparazioni gratuite, e della bellissima donna che appare nei suoi sogni, che scopre essere reale.




E allora cercherà di trasformare in realtà i suoi sogni, le sue illusioni, le sue fantasticherie e la sua immaginazione. Solo che c'è da vedere da che materia sono composti i sogni.







Ho comprato con piacere e ancora con maggior piacere ho rivisto il DVD del film di Terry Gilliam, di una ventina di anni fa. Me lo ricordavo bello questo film ma non così così dolcemente illusorio, così onirico, così tragico e comico. E soprattutto un così forte inno di libertà.

Braziiil... na-na-na-na-na-naaaaaaa...

11 commenti:

  1. quando ho leto brazil pensavo a un post su lapo elkann...poi ho riconosciuto la locandina del film..per fortuna!

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  2. Non l'ho ancora visto... (me ne vergogno ;P) ma se leggo mi rovino la sorpresa?
    bacio

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  3. brazil! terry gilliam! uo yeah!
    sai che qui starincontri il mio gusto
    e anche invisible monsters di cui sotto mi è piacituo.
    ecco, quello forse aveva più a che fare con lapo...hehehe...

    besos!

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  4. Controllo dell'iformazione...potere...
    Temi molto attuali anche dalle nostre parti!

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  5. visto un taaanto tempo fa. bello. si. Se hai voglia Ste partecipa la mio gioco. ciau. :M:

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  6. monty phyton I suppose...adoro terry gilliam, c'è anche michael palin se non sbaglio!

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  7. zoe, non ti rovini nessuna sorpresa
    kalamella beato chi ti ha capito
    sophiuccia, baci anche a te. ero sicuro che su questo film andavamo d'accordo, poi terry gilliam piace un sacco anche a me.
    gattina, sì e pure bob hoskins
    gattaca, forse mi chiedi troppo...
    loreanne, sì sempre attuale, come lo sono i grandi film, no? sennò come farebbero ad essere splendidi così?

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