Moebius

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venerdì 22 aprile 2005

Un calzolaio per tutti!

Voglio Zapatero! Voglio un Calzolaio anche in Italia! La notizia dell'approvazione da parte della Camera spagnola (manca ancora un passaggio parlamentare) dei matrimoni gay, notizia che potete trovare qui, la dice lunga su come dovrebbe essere uno Stato. Uno Stato che sia davvero laico, uno Stato che non discrimini le persone per le loro preferenze sessuali, razziali, di condizione economica e culturale, e anche religiosa, perché io non ho niente contro chi professa una fede, ma chi la professa lasci in pace me. Magari questa dei matrimoni gay non sarà una soluzione, però è un passo verso una laicità dello Stato che significa libertà di scelta, libertà di vivere senza discriminazioni, libertà di godere degli stessi diritti per tutti.


Questo è il "liberalismo" che vorrei. Solo che qui in Italia anche la sinistra ha paura del papa... Forse l'approvazione del matrimonio sarebbe troppo, ma si potrebbe discutere sul riconoscimento delle coppie di fatto, anche uomo e donna, ovvio, perché questo è un altro problema non da poco nel nostro Paese. Nessuno dice tutti si debbano riconoscere in questi valori, ognuno è libero di credere nei principi che ritiene giusti, e proprio per questo si rispetti anche una morale non cattolica. Libertà dei diritti e dei valori, please.

16 commenti:

  1. ok, mi hai risparmiato la fatica di fare i post, e da domani posso mettermi la mia maglietta con orgoglio.
    Almeno in Spagna.

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  2. ps: Forza Calzolaio!
    Ho una proposta, cloniamolo, e portiamolo qui.Gia' che ci siamo, cloniamo anche Almodovar...

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  3. Sono d'accordo con te Ste!
    Ok che l'Italia nasce come un paese super cattolico, ma adesso è ora di cambiare, come sono cambiati i tempi!
    E a proposito delle flessioni... Fattele tu! Io trovo più soddisfacente fumarmi una sigaretta!
    Viva la libertà!
    ^_^
    Ti voglio bene!

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  4. Con l'aria che tira penso dovrai aspettare ancora molto per vedere applicata una legge così anche in Italia...

    Il militante
    p.s. aspettiamo il 17 maggio allora!

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  5. ormai si parla di omosessualità ovunque...sul fatto che sia addirittura diventata una moda!in effetti un atteggiamento "da gay"fà personaggio...in molti ambienti attira e funziona..ma nn credo bisognerebbe confondere questo "fenomeno" con la vera realtà omosessuale che è un'altra cosa..e per quanto riguarda i matrimoni gay sono assolutamente d'accordo..è sul passo successivo a questo che ho perplessità..

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  6. PhilipDick,
    esco anche con te!
    ma non uscivi con una ragazza?...

    condivido le tue parole...
    pienamente...

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  7. concordo.
    un bacio
    zak

    p.s. allora, ci si vede il 17 maggio! ;)

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  8. grande Calzolaio...ero in spagna quando quegli occhioni blu vennero eletti...

    :)

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  9. Ste,
    accetto la sfida.. ma come di ci tu siamo troppo lontani...

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  10. Scusatemi se vado contro corrente ( ma me ne frego! :P ) ma xchè uno stato deve essere x forza laico xchè ci si senta liberi? C'è cmq la libertà di credere o meno e di professare o meno la religione, come facciamo tuttora. Io non credo e non professo e non mi accade nulla di male, non c'è un prete che viene con il fucile spianato a prendermi a casa x portarmi a messa!!Io non sono d'accordo x le adozioni dei bambini x le coppie gay! Ma questa è un'altra storia. Buona domenica Ste!

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  11. Cara Lu, il fatto è che se alcuni non sono d'accordo con una cosa, non significa che non debbano comunque accettare la libertà per gli altri di vivere secondo i propri valori. A maggior ragione, se dici che non credi, allora dovresti accettare che ci sia chi possa vivere secondo i propri principi e valori. Non è la morale sessuale a distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo. E' giusto che una coppia gay goda dei pieni diritti previsti anche dal contratto di matrimonio per coppie etero (perché il matrimonio è un contratto giuridico: è un sacramento solo per la chiesa, ma lo stato dovrebbe comportarsi in modo diverso da quello che detta la chiesa). Uno stato dovrebbe rispettare il fatto che i propri cittadini possano anche non credere e non riconoscersi tutti in una religione e nella sua morale. Non c'è bisogno di contare quelli a favore e quelli contro: è rispetto per i diritti di tutti e per i valori di tutti. In fondo la nostra costituzione vieta ogni discriminazione sessuale, razziale, religiosa: ma non è una discriminazione quella contro i gay? o vogliamo dire che sono persone contro natura?

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  12. Ste, non sono persone contro natura e non sono malati e non sono perversi , come si diceva anni fa, ma se parliamo di matrimonio e parliamo di legge e di costituzione, guarda gli artt. 143 e 147 del codice divile, sul matrimonio, dove si parla di un uomo ed una donna, di un marito e di una moglie. Non ho nulla contro i gay, facciano ciò che voglioni e non ho nulla contro il matrimonio contro i gay, liberi di sposarsi, ma sono assolutamente contro all'adozione di bambini in coppie gay! Tutto qua. E poi pensi che la chiesa debba dare x forza il suo benestare? I gay devono essere liberi di vivere secondo i propri valori e la Chiesa no? Poi cosa c'entra la Chiesa se stiamo parlando di una legge, di una cosa che esaula dalla chiesa, dalla fede e dalla religione, e che attiene solo allo Stato? E' incredibile che ci si meravigli ancora xchè la chiesa non consiglia i preservativi e non accetta l'aborto e chiama i gay contro natura! Liberi i gay, libera anche la chiesa di esprimere il proprio parere e soprattutto la propria fede, perchè per noi sono valori ma x la chiesa è fede, è modello di vita.

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  13. la chiesa c'entra perché siamo in un paese governato per 50 anni da un partito chiamato democrazia cristiana, che oggi si è spaccato in pezzi ma sia a destra che a sinistra ci sono ancora quelli che fanno del loro essere cattolici la base per la gestione dello stato, che sarà pure abitato da persone non cattoliche o no?
    La chiesa non deve dare alcun benestare, voglio che lo stato sia governato secondo principi di laicità, senza che negli edifici pubblici venga esposto alcun crocifisso e senza che su questioni che riguardano la coscienza personale si stabiliscano principi in cui non tutti si riconoscono (e sono sicuro che non ci si riconosce la maggioranza del paese, a dispetto di tutti quelli che si ricordano di essere cattolici quando muore un papa). Quanto agli articoli del c.c., appunto andrebbero cambiati, proprio perché per lo stato il matrimonio è un negozio giuridico, non un sacramento. Ecco perché si parla di religione, perché non parlandone si finisce che chi non crede deve vivere in uno stato confessionale di fatto.

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  14. LA chiesa è libera di esprimere ogni parere possibile, non me ne frega niente della chiesa e del papa. e' la politica che deve liberarsi del fardello della religione: proprio perché certe cose riguardano le leggi dello stato e non la morale religiosa, come dici tu.

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  15. Bho Ste, penso che non saremo mai concordi ma questo è il bello della libertà, no? Ognuno ha le proprie idee e le manifesta apertamente! Bacio!

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