Moebius

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lunedì 4 aprile 2005

Quel gran circo mediatico intorno al papa

Non vorrei parlare del papa, e cercherò di farlo il meno possibile anche ora. Non vorrei parlarne perché sono tante le cose da dire, gli aspetti da sviscerare, che non sarei in grado, in poche righe, di fare un ritratto esauriente del personaggio e del suo ruolo, e delle contraddizioni che tutti sembrano aver dimenticato in questi giorni. Quindi, per saperne di più leggete qualche buon quotidiano e per il futuro affidatevi alle analisi di storici, politologi, esperti di politica internazionale, filosofi e, perché no, anche religiosi vari.

Io poi sono pochissimo indicato, non essendo religioso, anzi. Però ammetto di averci pensato in questi giorni a tutto ciò che è avvenuto e a quello che ha fatto, e ho le mie idee sulla religione e sul papato. Dico fin da subito che quello che ho da dire ora non tratta di fede e religione, perché sono cose che attengono alla morale di ognuno. Se dico qualcosa che qualcuno non gradisce, sappia subito che rispetto la sua fede, e che era mia intenzione parlare solo di quelle poche cose che seguono. Niente di più, e non tornerò più sull’argomento.

 

In questi ultimi tre giorni c’è stato da dire, si è detto tanto, si è mostrato tanto ma in realtà non si è detto niente, e non si è mostrato niente. Ore e ore di dirette televisive, a parlare sempre delle stesse cose, degli stessi argomenti, gli stessi commenti e spesso da parte delle stesse persone. Un appiattimento delle idee e delle opinioni che è sembrato fatto apposta per confondere e per evitare di parlare di molto di più che del rapporto con i giovani di Giovanni Paolo II (se ne è parlato fino allo sfinimento); del comunismo che è caduto grazie al papa (cosa che è veramente solo propaganda, scusatemi: ma ci sarà stato pure qualche altro fattore, storico, politico, economico, militare, culturale e sociale); del culto mariano; le immagini dell’attentato dell’81; e quello che avete visto e sentito tutti.

Giusto che se ne parlasse, giusto che le tv e i giornali dedichino tutto questo spazio all’avvenimento della morte del papa, ci mancherebbe altro. Anche se sono agnostico e quasi ateo, sarebbe stupido e riduttivo non riconoscere l’importanza del personaggio, sotto tanti aspetti, e non riconoscerne la statura morale.

 

Quello che mi preme sottolineare è però che c’è stata una marmellata mediatica, fatta soprattutto di ipocrisia, per cui non si è andati a scavare gli aspetti più contraddittori di questo papato, come il conservatorismo per tutto quello che riguarda l’autorità della Chiesa e la dottrina cattolica.

Questo è stato il primo papa populista (e uso questo termine in senso positivo), che ha capito l’importanza dei media e della sua stessa esposizione mediatica, per i suoi fini pastorali, e anche politici. Un papa che ha trasmesso un gran messaggio di unità fra i popoli e le religioni, di pace, e non si può pretendere che sia un papa a fermare le guerre.

Però come detto è stato anche un papa molto conservatore sul versante dottrinale; è stato un papa che si è opposto alle politiche contraccettive in Africa e nei paesi poveri del mondo, all’aborto, al divorzio, all’eutanasia (ok, non troverete mai un cattolico che si dica favorevole su queste cose, e infatti non voglio discutere di ciò), ma che in generale in questo conservatorismo ha tentato di rinsaldare una morale cattolica che la secolarizzazione delle nostre società fa sì che tutti sentiamo sempre un po’ meno nostra.

 

Ma a parte questo, c’è un punto che mi spiace. Io sono cattolico solo formalmente, perché ho ricevuto tutti i sacramenti che dovevo ricevere, ma accetto e rispetto la fede degli altri. Mi irrita però l’ipocrisia. L’ipocrisia di non dire tutto quello che c’era da dire da parte di lo fa di mestiere, perché la parola d’ordine è l’appiattimento mediatico per creare la commozione che tutti dovrebbero avere, e guai a non averne. L’ipocrisia di chi piange il papa e lo descrive come il faro della sua vita ma che magari della dottrina cattolica accetta solo ciò che fa comodo (quanti dei giovani del papa si stanno conservando vergini fino al matrimonio? Giusto per tirare fuori l’argomento più facile ed immediato. Sono populista pure io).

 

E poi, infine, l’ipocrisia di chi deve per forza fare ore e ore di trasmissione (o non farle, nel caso dello sport ieri, per esempio), perché sennò sai che polemiche? L’ipocrisia di mettere in piazza tante cose, di mischiare tutto in un bel calderone, e di non arricchire di una virgola quello che chiunque già sapeva. L’ipocrisia di portare in tv la bambina che il papa baciò prima del colpo di pistola di Agca, o un maestro di sci che aveva sciato con lui (indovinate che programma? Ma la terza camera di questo paese, Porta a Porta, naturalmente), o ancora qualsiasi personaggio che potesse averci scambiato qualche battuta; e tutti a dire come lo avevano conosciuto, quando, che impressione gli aveva fatto, l’influenza sulla propria vita, ecc. Tutti a parlare del papa, ma prima di tutto pronti a mettersi in mostra.

E da questo minestrone cosa ne è uscito fuori? Niente, quello che già sapevamo. Tutto questo parlare, tutte queste immagini di repertorio sono servite e serviranno solo alla celebrazione di esequie mediatiche e alla istituzione di una sorta di culto personale intorno a questo grande personaggio, che proprio non merita di finire in questo polpettone.

 

8 commenti:

  1. una precisazione: alla fine ho scritto che il papa non merita un culto personale, non perché il personaggio non sia stato importante, non lo merita proprio perché un culto personale lo considero negativo, e lui è stato una grande personalità... preciso perché non vorrei essere frainteso

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  2. Ciao tesoro!
    A me dispiace che il papa si morto, più per la persona che per la figura che rappresentava.
    Io sono credente, ma non credo nella Chiesa, che secondo me ha troppo potere e opulenza per un ordine religioso che dovrebbe essere esempio di umiltà.
    Il papa è stato una brava persona ma sinceramente ho apprezzato di più quello che ha fatto Madre Teresa di Calcutta...
    Un bacio dolce.

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  3. Red: beh, mi conosci abbastanza per sapere che io sono molto più radicale di te in questo, non essendo affatto credente

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  4. philipdick: non so da dove comiciare...e non so come dirlo in due parole, ma cerchero'...io sn venuta a sapere del coma del papa tramite la CNN che vedo al lavoro, poi a casa sn andata sui giornali italiani on-line e subito ho detto: che schifo le solite notizie scritte da giornalisti del cazzo! perche'?? qulasiasi grande notizia viene riportata come se fosse un film, colorata all'estremo riportata per fare pauunto notizia. questo mi ha disgustato tanto (tra l'altro come e' accaduto per il 9/11 e lo tzunami) e credo bene che voi italiani in italia vi sia venuto il mal di pancia a subire fatti raccontati male. purtroppo gli italiani nn sono dei bravi giornalisti, sembrano per lo piu' cabarrettisti. io ho ricevuto le notizie in modo piu' semplici, poche parole dette bene, senza nessuna esagerazione...tra l'altro al'estero la televisione italian e' considerata una delle peggiori nella divulgazione delle notizie, lo sapevi questo? recentemente ho letto che la tv italiana sembra riportare notizie per far star male lo spettatore e mettergli un gran senso di paura (nn ricordo chi l'ha scritto e dove...purtroppo) e concordo. tornando all'argometo, io nn so a cosa credo e chi sono (non credo nella chiesa di certo e nn credo nel cristianesimo), ma nn metto in dubbio che papa Wojtyla sia stat una persona, prima di tutto, di grande valore umano, e non lo vedo o lo interrogo come papa o altro...oggi lo sto guarando solo come una persona come le altre...e vedendolo come tale lo stimo per quello che ha fatto e come lo ha fatto. hai letto la sua vita?

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  5. Ste,
    si.. ce ne saranno e ce ne sono...
    E forse è vero.. forse è un miracolo che accade spesso...
    Almeno io lo spero..
    Ti abbraccio

    Adesso ti leggo ...

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  6. eh si...mi chiuderò in casa allora...leggendo il romanzo che mi consigli...visto che la Casa del Sonno lo stò per terminare...

    :)

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  7. (è vero: quèlo la sa lunga, ma anch'io sto imparando, nè...;))

    sorry, ma mi astengo dal commentare circa la questione del papa, che in questo luogo sferico pieno di blog ho trovato in ogni dove...

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