Moebius

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mercoledì 6 aprile 2005

Offerta speciale: 2 post in uno

Due post in uno, per tutti i gusti, non si sa mai che così non accontenti di più la vostra fame di leggere i miei post...

 

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Ci sono volte che ti guardi a destra e a sinistra, e sei spaurito, non sai dove andare. Cazzo, hai sbagliato strada, torna indietro. Ma in questo fottuto labirinto non riesco più a raccapezzarmici. Eppure una volta sembrava che la conoscessi la strada, che avessi una piantina, una bussola e un gomitolo di filo da srotolare per non perdermi e puntare dritto alla meta. Ora qualcuno invece si è fregato mappa, bussola e gomitolo e giro, giro, giro…

 

Però ci provo, ho capito che è meglio girare sperando che basti alzare gli occhi al cielo e orientarsi con le stelle per ritrovare la diritta via. Non credo di essere arrivato nel mezzo del cammino per la diritta via l’ho smarrita.

Ora di fronte a me ho un bivio, e so bene che qualunque direzione prenderò troverò tre fiere ad aspettarmi. Ma le supererò, a forza di spallate, pugni, cazzotti o forse solo con un soffio di fiato, e poi intraprenderò il cammino vero, perché finora il fottuto labirinto in cui mi sono cacciato in realtà non esiste. Ci sono dentro con la testa, è solo quella la mia mappa e la mia bussola: se la oriento nella direzione giusta mettetevi paura, perché non ce ne sarà più per nessuno, e il Minotauro me lo mangio a colazione, io!

 

Devo intraprendere il mio folle volo, perché solo se decido di partire posso uscire; non è una soluzione decidere di fermarsi in attesa della stella cometa. E se non arrivasse mai la stella cometa? Meglio mettersi il sacco in spalla, alla caccia di un senso e di una direzione. Senso per cosa, poi, non lo so, lo scopriremo un pezzo per volta; per quanto riguarda la direzione, beh, quella è ancora più incerta.

Ma sapete come io dubiti della realtà stessa in cui vivo, quindi non aspettatevi troppa coerenza dai miei discorsi. Non so nemmeno se questo poi lo stia facendo io.

 

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Ecco, ora ho delirato, chissà che non perda quei pochi lettori che mi sono rimasti. Intanto nel mondo che succede? Non lo so, sembra impazzito il mondo, e forse la confusione della mia testa non è niente a confronto di quello che succede. Fra tutte le morti di questi giorni spero che qualcuno si sia accorto di quella di Saul Bellow, grande scrittore americano, nobel nel 1976, una delle voci più importanti della cultura mondiale, che ha realizzato nei suoi libri una grande commedia umana moderna, mettendo in vetrina e mostrando al mondo molte delle contraddizioni della società contemporanea, dalla politica fino alla cultura di massa. Di Bellow ho letto soltanto Herzog, un libro importante, difficile, che impegna a fondo e che non ho compreso del tutto, ma comunque bello.

Poi c’è ancora l’onda anomala delle elezioni regionali, che hanno ridisegnato la cartina politica del paese. È incredibile, chiunque sento sembra essere più ottimista, guardare meglio al mondo. Chissà se sia più terapeutico pensare positivo al futuro (in questo caso del paese) o vedere Berlusconi apparire in tv  e farfugliare sempre le solite baggianate, per una volta smentendo la fama di grande comunicatore, perché sfido chiunque a dire che l’altra sera in tv abbia fatto arrivare un qualche messaggio agli elettori, perché a parte la solita storia dei comunisti che sono dappertutto e che lui è il migliore dell’universo non mi sembra che abbia detto altro.

Però noto che viviamo in un paese letteralmente spaccato in due, e non intendo politicamente (perché pare che non sia più così spaccato, caspita!) quanto piuttosto culturalmente e socialmente. Da una parte c’è chi parla delle ultime elezioni e dall’altra chi se preoccupa del papa; sono due modi diversi di vedere il mondo, non saprei dire. Quanto al papa e al fiume di gente che ha invaso la mia città, beh, rimango a bocca aperta, e non per la manifestazione di fede, ma il clima di euforia collettiva che si è creato, che non era mai avvenuto in passato. Roba da riesumare la psicologia delle folle di inizio 900: non riesco a spiegarmi questa follia del fiume di gente accorsa a Roma se non come il risultato dell’incredibile esposizione mediatica che la morte del papa ha avuto, che ha formato una sorta di spirale che risucchia tutti quelli che la sfiorano, e quindi bisogna partecipare per dire di averlo fatto, perché guai a non dimostrare di essersi commossi e di aver fatto il proprio dovere, perché diventa un dovere, e non un sentire religioso (per esempio quelli che scattano le foto alla salma del papa: così pregate?). Ma se siete tutti così religiosi, non potete recitare il rosario a casa?

Intanto a Roma non si può girare, visto che il centro è invaso, e non oso neanche immedesimarmi in chi vive vicino San Pietro. Liberate la mia città!

 

12 commenti:

  1. lungo il post! dovevi dividerlo in due parti e metterci una storia d'amore intrecciata! :)

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  2. infatti, perché comunque fatti non foste a viver come bruti...
    :)
    zaino in spalla, stelle come soffitto, voglia di camminare nei piedi e di conoscere negli occhi e il cuore aperto a tutte le meraviglie che la vita ha in serbo per te...
    :)
    bacio!

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  3. (gioia, ti ho risposto da me perché ero terrorizzata all'idea che i miei amici- nonostante le mie foto da ggiovane teppista- possano credrmi una fighetta della cattolica...aaaaah!!!!)
    ;p

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  4. forse non conosci il blog di roquentin... :)

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  5. Ti voglio bene tesoro!!
    Speriamo che a Maggio abbiano finito 'sto pellegrinaggio che a Roma ci devo venire io!!!!

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  6. La tua confusione iniziale mi fa pensare che anche tu sia finito in mezzo ad una delle code per vedere il papa...io sono passata nei pressi per caso e sono ancora stordita!

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  7. guarda...spero che tu abbia spesso di questi "deliri" perchè è molto "gratificante" leggerti:)

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  8. hai proprio ragione sulla psicologia delle folle: basta guardare un po' di tv con le immagini della gente che fa la coda per pensare "dai, magari vado anch'io, è un evento unico!"...poi ti fermi e capisci che per un attimo sei stato manipolato anche tu dalla follia collettiva che ha contagiato chi ti invade la città, ti rimetti comodo e cambi canale...

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  9. + ke effetto mediatico, è la gente ke sta idolatrando troppo e in modo sbagliato, kredo ke te ne puoi stare fermo a kasa tua e nn x qsto nn pensare al papa o a cosa.
    (il prob è ke tra quelli c'è gente che da vivo nn sapeva manco cosa facesse o avesse fatto e ora lo va a idolatrare da morto)
    e poi c'è chi specula su ciò..
    as usual, ipocrisia, come diceva Oscar!

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  10. Mal di testa allucinante...
    Proverò a tornare appena passa.
    (soprattutto per Ballarò! Che fanc... non l'ho vista! grrrr)

    Grazie zoe

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  11. Ste,
    si, ci sono momenti in cui ti senti esplodere dentro.. Ti senti impazzire dalla rabbia e il dolore (ed infatti oggi mal di tetsa da premio oscar)... Purtroppo ieri sono stata sola...
    Giornata pessima.. pessima davvero, ma ormai è passata. Ho imparato ad andare a letto e ripetermi: domani è un altro giorno, come insegnava Rossella ;)
    Un bacio a te e grazie

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