Moebius

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lunedì 11 aprile 2005

L'eterno splendore della mente senza macchie

Dopo qualche mese dall’uscita nelle sale, ora che è disponibile in home video, ho visto finalmente Eternal Sunshine of the Spotless Mind, nella versione italiana intitolato in modo da far rizzare i capelli, Se mi laci ti cancello.

 


 

Iniziamo dalle cose importanti: il film mi è piaciuto davvero tanto, e per questo ve ne parlo, per quanto molti lo avranno visto o ne avranno già sentito parlare (nei mesi scorsi ho notato che è stato un film molto commentato nei blog), anche perché ha ricevuto sempre delle belle critiche. E perché mi è piaciuto?

Intanto perché è un film profondamente dickiano, e non lo dico solo io che finisco spesso a leggere ogni cosa in chiave dickiana (ma lo hanno detto anche qui). È un film dickiano, entro certi limiti, perché è un film che proietta la vicenda all’interno della mente umana e i protagonisti affrontano un viaggio all’interno della mente umana, in un mondo e in una realtà assolutamente onirica, fatta di sogno e di ricordo. Ho detto i protagonisti, ma tecnicamente è solo Joel (Jim Carrey) che corre fra i suoi ricordi (nella forma del suo simulacro mentale) mentre Clementine (Kate Winslet) all’interno della mente di Joel la vediamo solo come “ricordo”.

 


 

La storia è semplice da raccontare: Joel è stato lasciato dalla sua ragazza, Clem, che ha deciso di dimenticarsi di lui sottoponendosi ad un trattamento dedicato alla cancellazione di particolari ricordi. Joel, quando scopre questo decide di fare anche lui il trattamento per dimenticarsi di Clem. Però non sarà così facile, perché i ricordi ci sono sempre, anche mentre li cancelliamo.

 


 

Non è un film romantico, non illudetevi, o forse lo è ma secondo registri stilistici e narrativi del tutto diversi, perché il centro del film non è se Joel e Clem si amano (lo sappiamo dall’inizio: non si dovrebbero amare più) ma la possibilità di agire sui propri ricordi, all’interno di un mondo simulacrale che esiste solo per noi che lo viviamo, e per i simulacri di cui lo abbiamo popolato. Perché qui è dickiano questo film: nella vividezza iperreale del mondo fittizio costruito da sogni e ricordi, che potrebbe essere perfino vero, in fondo chi vi dice con certezza quale sia la realtà? Joel e la Clem dei suoi ricordi corrono ed esplorano la mente del protagonista, spostandosi spazialmente e temporalmente sull’onda dei pensieri e dei ricordi.

 


 

Non vi dico come finisce, perché sembra brutto, però un appunto lo faccio, e spiego pure perché il film è dickiano solo entro certi limiti: per quanto la sceneggiatura e la regia del film siano tali da garantire un senso di straniamento nello spettatore, che si pone alcune domande circa quello che sta vedendo, alla fine le domande hanno tutte le loro risposte, mentre PkD è lo scrittore dei punti interrogativi rimasti in sospeso. In questo film accade che alla fine realtà e sogno non si confondano in maniera definitiva ma rimangano comunque in qualche modo distinte, pur influenzandosi.

 

Comunque è un film buono, davvero, credetemi se ancora non lo avete visto. È uno dei film migliori che abbia visto da parecchio tempo, e non solo perché proietta lo spettatore in un piccolo universo dickiano. La sceneggiatura di Charlie Kauffaman (noto per aver firmato film come Essere John Malkovich, Magnolia e Confessioni di una mente pericolosa) è ben calibrata, crea suspence, oltre che emozionare lo spettatore dietro i ricordi di Joel; la regia di Michel Gondry è buona, senza particolari salti, però è molto attenta allo spirito del film, con molti primi piani e molti piccoli movimenti di macchina, ma a volte anche bruschi (piccoli perché il film si svolge in uno spazio chiuso, quello dei ricordi: mi piace leggerla così); e di conseguenza anche il montaggio e la fotografia (che gioca molto sui colori, sui chiari e sugli scuri, sui contrasti, sui giochi di luce) contribuiscono a creare quel senso di straniamento di cui si diceva.

E poi il cast, buono ma che si avvale di due protagonisti d’eccezione. La Winslet, funziona ed è brava, altro che Titanic. E Carrey, beh, a lui dovrebbero fare un monumento perché è ciò che tiene in piedi davvero il film, che forse con un altro attore sarebbe stato meno piacevole. Questo film è uno di quei casi, rari, in cui l’attore pesa davvero nella sua riuscita complessiva; perché Carrey è a mio avviso, e non da oggi (se avete visto Truman Show e Man on the Moon forse sarete d’accordo con me), uno dei migliori attori del cinema americano, capace di interpretare veramente qualsiasi ruolo.

 

17 commenti:

  1. e bravo ste lo vedrò....sta sera ti sei tenuto lontano se no ti facevo star collegato troppo..:))domani ricomincio le lezioni dopo 4 sett di pausa..che botta..un bacio ..ciao

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  2. l'ho appena c*****o su un dvd-rw, appena posso me lo guardo, poi ti dico...anche perche' lei mi piace da morire

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  3. Io l'ho visto al cinema, e mi è piaciuto molto. L'ho trovato un pò triste e romantico, ma la storia è molto ben costruita. E sai che anche io avevo pensato a The truman show? Trovo davvero che Carrey sia spettacolare!!
    Buona giornata Ste.
    Un bacio. Tvb!

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  4. Anche a me è piaciuto tanto, e trovo molto interessanti le tue osservazioni sui mondi mentali che influenzano il nostro modo di reagire alle cose.....

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  5. ciao dolcezza!
    guardati anche "50 volte il primo bacio": più demenziale, ma il tema della memoria che scompare (in questo caso la breve, come in "memento") ritorna...e ci sono un sacco di adorabili pinguini e leoni marini!

    smack

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  6. Memento è un film eccezionale, uno dei più originali che abbia mai visto! Tutto montato al contrario, è uno spettacolo

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  7. giorno, nn ho ancora visto qsto movie so i can't tell anything.

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  8. Questo dvd lo prendo! Sai, al cinema ci vado molto ma molto di rado e per scegliere un film mi devo leggere le recensioni di mesi fa...

    Il militante

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  9. Rubabandiera rossa? non mi dice niente questo gioco... ;-)

    Il militante

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  10. però mi sarebbe piaciuto partecipare ad una festa gay! quasi quasi mi faccio invitare da Alex_vr quando ne organizzerà una... :-)

    Il militante

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  11. sai cos'è che è sconvolgente...che per tutto il film noi vediamo i due protagonisti "interagire" come se fossero veramente 2 persone. In realtà lui parla con la proiezione immaginaria dell'idea che lui ha di lei...nella sua mente. Come nei nostri sogni, quando sognamo di parlare con qualcuno. In realtà è come se parlasse con se stesso...è questo che mi ha scioccato di questo film...che ne dici di un orzo per approfondire??
    Cià

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  12. X favore, visita il mio blog e scrivimi tanti commenti...

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  13. sono sveglia (più o meno).
    buongiorno!
    è_é

    ^^

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  14. anch io l ho visto...e l ho trovato affascinante...devo rivederlo però..da sola e con calma..lo vidi con persone che non apprezzarono:(

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  15. E' un capolavoro! L'ho visto qualche mese fa in inglese... lo definerei più Pollackiano (visto che è un film, ma lo definirei più un mix fra Avoledo- Kafka e Pirandello per parlare di citazioni letterarie, con una spolveratina di Mc Grath e di Ende dei racconti...) che Dickiano. Ti consiglio anche "il ladro di Orchidee-Adaptaction" dello stesso sceneggiatore e "Essere John Malckovic"
    Uriele

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  16. Sognatore[..] Ho visto un film che è un vero gioiello, L'arte del sogno di Michel Gondry, l'autore di questa altra pellicola qua che ho adorato. Gondry ha confezionato un film di una delicatezza e di una dolcezza incredibili: Stephane, il protagonista, &egr [..]

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