Moebius

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lunedì 8 agosto 2005

Un killer particolare

In questa piattezza estiva e con questa poca voglia di scrivere, butto due righe sul libro che sto leggendo in questi giorni, nel caso qualcuno stia cercando disperatamente un libro da mettere in valigia prima della partenza.

Si tratta de Il sicario, di Laura Iuorio, pubblicato da Fanucci, editore che non mi delude mai.

 

Il sicario del libro è un killer professionista che ha cominciato questa nuova attività dopo un’esperienza particolare: la detenzione, per un omicidio non commesso, in una Stazione Orbitante di Riabilitazione, da dove non se ne esce del tutto a posto, perché fa parte di un programma di detenzione modernissimo ma che ha qualche complicazione, sia etica che poi sulle menti dei detenuti…

Dopo la detenzione Sol Maio è un uomo diverso, più cinico, con meno coscienza, capace di atti che prima non avrebbe mai sognato. Se non era un assassino prima ce lo hanno trasformato dopo le sedute psicologiche per accettare la propria colpa, ed essere riabilitato. La carriera di killer procede bene, diventa uno dei migliori, se non il migliore, finché nella sua testa non comincia a scattare a qualcosa: che stia sorgendo una coscienza? Che Sol sia in grado di provare dei sentimenti. Degli incontri e degli incarichi particolari, sempre più strani rispetto al solito, portano il sicario a cercare nuove emozioni e interrogarsi su dove debba andare la propria vita.

 

Tutto questo in una ambientazione proiettata chissà quando nel futuro; un futuro dove l’aria è irrespirabile e i raggi del sole provocano tumori mortali, dove molte città sono state distrutte dopo la Grande Sglaciazione e le conseguenti inondazioni, e dove oggi la temperatura dei poli è controllata da potenti computer, computer che controllano ogni cosa e senza l’umanità tornerebbe all’età della pietra; grandi multinazionali senza scrupoli, gruppi terroristici primitivisti, poliziotti e funzionari governaitivi corrotti, città sotterranee dove chi ha i soldi può andare ad abitare per ripararsi dai raggi del sole. E chi non può rifugiarsi sottoterra resta a Nuova Roma o a Sun City, o nella altre città di superficie.

 

Toni un po’ alla Dick, richiamando qua e là il cyberpunk, rielaborando molti temi cari alla fantascienza, come i limiti che dovrebbe porsi la scienza o le trasformazioni sul pianeta a causa dell’azione dell’uomo, o, ancora, androidi e cyborg, tutto miscelato in un  bel cocktail. Si tratta di un libro molto godibile, almeno per me che amo il genere, ovviamente, ma oltre i confini di genere il personaggio di Sol Maio è costruito benissimo, è affascinante, psicologicamente è molto complesso, e proprio la sua psicologia alla fine sta al centro del libro che prosegue per episodi, divisi l’uno dall’altro ma comunque collegati.

Un’ultima cosa: è un libro, secondo me, che andrebbe letto anche perché è uno dei rari casi di libri di fantascienza scritti da qualche autore italiano, e il fatto che sia una donna ad averlo scritto è un punto a suo favore. Un libro scritto molto bene, tra l’altro.

 

Ora vado a leggere.

5 commenti:

  1. Grazie... Speriamo che vada tutto bene alla fine.
    Bacio.

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  2. macciao! siamo proprio 4 gatti oggi eh?

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  3. Il romanzo è molto bello. Conosco personalmente Laura iuorio da anni e posso confermare che è una scrittirce di talento. Ecco il suo sito personale: www.Lauraiuorio.tk
    si possono scaricare suoi racconti.
    Colgo l'occasione per complimentarmi di questo bel blog!

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