Moebius

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venerdì 1 luglio 2005

Realtà e sogno

Voglio parlarvi di due cose, della realtà e del sogno. Niente di apocalittico, o di dickiano, ma della mia realtà e del mio sogno di ieri e di stanotte.

 

Ieri pomeriggio ho fatto il mio primo colloquio di lavoro dopo la laurea. Devo dire che è arrivato in modo del tutto casuale, senza che io abbia risposto a nessun annuncio. Semplicemente l’azienda americana XXX (devo accertarmi se esiste davvero) essendo in espansione cerca personale un po’ dappertutto e fa chiamate a tappeto su tutta Roma chiedendo “c’è qualcuno che cerca lavoro?”. Tra l’altro mantengono pure l’anonimato, nel senso che danno un nome di copertura, con l’iniziale dell’azienda e poi “project”.

Sinceramente ad una domanda così il dubbio che sia una gran sòla c’è: una azienda seria cerca personale così? Soprattutto un’azienda che deve offrire buoni posti di lavoro e non posti, che so, come rappresentante? Quindi il rischio bufala c’è, secondo me. Tanto non mi costava niente andare, quindi sono andato.

La cosa interessante è che ancora non ho capito cosa cavolo faccia questa società: mi hanno detto che si occupa di import-export di manufatti hardware prodotti in America. Che tipo di manufatto non mi è dato sapere: mi informerò facendo una ricerca in rete oggi.

Vado per ordine. Quello di ieri era solo un colloquio informativo, mi è stato detto; nel senso che loro mi informavano sulla società e sul lavoro e io li informavo su di me. Sono andato ad Ostia, dove si teneva il colloquio. In tutto sono stato 10 minuti, fra il tempo di compilare un modulo, due minuti di attesa e un piccolo colloquio, per l’appunto informativo, in cui mi è stato spiegato più o meno qualcosa dell’azienda (che non ho capito che fa) e il tipo di lavoro che avrebbero potuto offrirmi (paroloni come manager, gestione del personale, roba così: ma niente di concreto, il che puzza).

La cosa interessante è che per fare buona impressione ti dicono subito che sono fra gli sponsor della Roma e dell’Inter e se guardi il post-partita in tv vedrai il loro marchio sul tabellone delle interviste, e fanno anche la pubblicità nello stadio: per indorarmi la pillola mi ha fatto praticamente la telecronaca della partita Roma-Livorno, finita tre a zero per la mia squadra, in cui Totti, quando ha segnato, è andato a festeggiare proprio davanti al loro catellone pubblicitario (mi chiedo: quella partita, a febbraio, è stata l’ultima partita vinta dalla Roma all’Olimpico in quest’anno balordo. In tutte quelle che ha perso e in cui festeggiavano gli altri non c’era il loro cartellone?).

A parte queste amenità, me la sono cavata rispondendo a domande del tipo “lei è una persona ambiziosa?” (ambiziosa, non arrivista, badate bene); “ha esperienze di lavoro o studio di gruppo?” (lavoro non sesso, badate bene); “cosa può dare lei, PhilipDick, a questa azienda?” (boh, basta che mi date voi lo stipendio).

Dovrebbero farmi sapere oggi sia se sono stato ammesso al secondo colloquio sia se non sono stato ammesso. Sinceramente sono pessimista non solo sull’esito del colloquio ma anche sul fatto che richiamino in ogni caso. Staremo a vedere.

 

Invece stanotte ho fatto un sogno assurdo, anzi più di uno, o forse era uno a episodi. Come al solito in questi casi appena sveglio poi il sogno svanisce, quindi non lo ricordo nel dettaglio. Ricordo però alcune cose: ero in un cinema e all’uscita vedevo un mio vecchio compagno delle scuole elementari, che non vedo, appunto, dalle elementari, e come sia entrato nei miei sogni non è dato sapere. Ero con un mio amico che invece, nel sogno, lo aveva avuto come compagno alle medie. Lo chiamiamo e lui ci guarda sprezzante e se ne va, voltandoci le spalle. Poi ho sognato anche un inseguimento e una fuga (nostra) perché il tipo ci aveva mandato dietro una squadra di picchiatori, ma questo è solo perché al mio subconscio piacciono i sogni movimentati.

Dopo altre cose che non ricordo, mi ritrovavo vicino casa mia (che vi ho fatto vedere nelle foto dal satellite giorni fa) che passeggiavo ed incontravo tre mie amiche, ex compagne di scuola, di cui una, F. è tutt’ora una mia cara amica, un’altra F. è parecchio che non la vedo, e poi c’era M., che non vedevo ma sapevo che c’era (sapete, quando nei sogni fate la parte del narratore onnisciente). Ebbene, anche loro le chiamo, mi sbraccio, si incrociano anche i nostri sguardi, e tirano dritto, lasciandomi di sasso, con solo la prima F. che si gira verso di me e mi lancia uno sguardo affettuoso che diceva “mi spiace, non sai quanto mi spiace”.

 

E questo è il mio sogno, evitato da tutti. Sarà che nella vita reale una persona a cui tengo mi evita e ha deciso che non devo più far parte della sua vita, e capisco pure la sua decisione. Mi sa dire qualcosa, Prof. Freud?

4 commenti:

  1. mhh.. tanta aggressività, rivolta verso te stesso e poca autostima. Manca un po' di contesto del sogno per poterlo interpretare bene :)

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  2. bonjour!
    :D

    [ancora non ti ho letto, però, eh!...il tempo di connettere e torno...]
    per ora un bacio!

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  3. Buongiorno PDick... l'ultima volta che ho cercato lavoro, fortunatamente oltre 10 anni fa, ricordo che ho beccato la più vasta gamma di scalzacani micidiale... gente pazzesca che passava le giornate a giocare a "battaglia navale" da una filiale all'altra nell'ora di pranzo e non aveva vergogna di farsi vedere da me... :)
    eh!!! son cose!!!

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  4. secondo me il sogno potrebbe voler dire (ovviamente pareri e idee così a kaldo) sì
    forse una tua poca fiducia negli altri, (x altro direi giustificabilissima, nn da recriminarti o dire ke hai poca autostima etc) ma anke 1 ritorno o voglia d avere 1 amicizia cm qlle/a delle elementari (Qll amico ke appunto nn vedi da allora, probabilmente t dava l'idea d un'amicizia diversa da qlle ke puoi aver avuto in futuro, dalle medie in poi, esempio eclatante l'amico ke poi t manda la banda e le amiche che t evitano)
    1 immaginario ritorno forse a 1 periodo cn meno problemi, qllo delle elementari, chissà!
    magari ho toppato in pieno ;)

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