Moebius

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domenica 3 luglio 2005

Gli Schwartz

Questo libro di Matthew Sharpe è un libro strano, strano per il modo in cui l’ho letto e per l’effetto che mi ha fatto. All’inizio non partiva proprio, scorreva piatto, non mi piaceva, poi piano piano, complice l’ozio estivo e una domenica in casa passata senza fare niente, se non leggere, appunto, arrivato quasi alla fine devo dire che la seconda parte del libro invece è diversa. Non so, forse conta anche lo spirito con cui si legge un libro: magari lo si inizia con grandi aspettative perché se ne è sentito parlare bene e poi si è delusi; poi ci si fa l’idea che il libro non piaccia, che non sia un granché, e allora se si continua a leggere si scopre che non è male.

 

Gli Schwartz sono una famiglia strana e normalissima allo stesso tempo. Genitori divorziati, figli adolescenti in crisi esistenziale, che si manifesta nella spigolosità del carattere di Chris, alla ricerca disperata della prima esperienza sessuale, e nella crisi di identità di sua sorella Cathy, ebrea che vuole seguire a tutti i costi una strada di virtù e diventare cattolica, solo per riempire e dare significato alla sua vita, ma poi troverà altro, a dare significato.

La madre, Lila, è una donna egoista, che considera la famiglia qualcosa di oppressivo e che passa da un’amante all’altro, dopo che ha lasciato il marito. Bernie, il padre, è un uomo forse mediocre, depresso per essere stato lasciato e che un giorno entra in coma, e ne uscirà con la capacità espressiva di un bambino che deve imparare di nuovo tutto. In questa famiglia entrano ed escono altri personaggi, che finiscono in un modo o nell’altro per ruotare intorno alle vicende, alle nevrosi e alle fissazioni di questa strana e normalissima famiglia (sì, lo so, l’ho già detto), in cui alla fine, volenti o nolenti i ragazzini crescono e a modo loro pure Bernie e Lila.

 

È un libro che, per quello che ho scritto all’inizio, non saprei se consigliare o no, fate voi. Alla fine facendo una media posso dire che il mio ago della bilancia propende leggermente di più verso il “piace”. È un libro comunque ironico, che riflette sulla famiglia come nucleo familiare che non è più un nucleo, ma forse una serie di collegamenti su cui si inseriscono altre persone. Alcune cose sono davvero divertenti, come le fasi della riabilitazione di Bernie ad opera di Chris, che si sostituisce alla logopedista ninfomane. È un libro che va un po’ a salti, almeno nella mia impressione e per i miei gusti, vorrebbe essere ironico ma spesso è troppo serio, e quando vorrebbe essere serio diventa invece sarcasticamente buffo (chissà che vuol dire, però mi è venuta così).

16 commenti:

  1. non si ruba a casa dei ladri;)
    cmq 49 or ora compiuti..un po grandicella per lei dottorino:P

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  2. ???????? che vuoldire quando
    sto davantia qusto pc che ormai contiene troppe foto e sembra un trattore a far che secondo lei arsenio?

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  3. naaaaaaaaaaaaaa fregata spudortamente;)
    uno a zero palla al centro;)

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  4. no! mi leggi da troppo poco...cmq come mai questa idea?

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  5. io sono una donna sposata nella blog sfer con ben 2 mariti!!!

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  6. Ste,
    no, alla tristezza e cosi mi rifugio tra le pagine di libri e più questi sono legati al cinema e più mi aiutano in questi momenti.
    Questo libro non l'ho ancora letto, ne parlano benissimo...

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  7. e poi priam ala madre e poi la figlioletta? incestuoso;)

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  8. mh...mi sa che amanti non ne ho!!!bo almeno non ricordo ma dovrò chiedere al mi mezzano:P

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  9. mh...ci penserò...batterò cassa quando meno te lo aspetto;)...scrivermi il resto della tesi come lo vedi?

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  10. per la tesi, dimmi l'argomento almeno

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  11. Ste,
    Si, ci sto provando... solo che poi certi individui sanno come toglierti il buonumore...

    No,no. Non credo proprio di leggere più di te... forse inizio, e non finisco libri, più libri di te ;P
    che faccio dopo? Ahimè! Aperitivo con la mia amica. Dopo un cinemino? che dici?

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  12. con tutti i libri che mi hai consigliato (e che non ho ancora letto) mi spiace ma questo rimane fuori dalla lista... ;-)
    Ciao Phil a domani!

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  13. sese proprio alla lontana:)
    aperitivo...beati un campari rosso anche per me che sto qui a scrivere per favore!

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