Moebius

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martedì 20 dicembre 2005

Auguri ad una nuova dottoressa... e qualche parola per un'altra amica

Qualche giorno di assenza. Non vi preoccupate, non è successo niente di interessante da stravolgere la mia esistenza. Di cose di cui parlare naturalmente ce ne sarebbero tante, con tutto quello che si legge sui giornali (Fazio farà la fine che merita?) o con quello che leggo io.

Però a volte piuttosto che parlarne via blog è meglio davanti ad un bicchiere di vino (con qualcuno di voi ho già avuto il piacere: prima o poi dovrò ricambiare la visita!), e lasciar fluire fuori da ogni orifizio i pensieri. Orifizio? Lo lascio, ad ognuno la libera interpretazione.
Come ieri sera per esempio, in cui in una cena piacevole abbiamo festeggiato un'amica che si è lauretata (auguri, Dottoressa con lode!), l'ultimo highlander che ancora mi teneva incollato alla facoltà (era parecchio che non ci andavo e ha fatto un effetto strano). Ora che non ne è rimasto nessuno che si deve laureare (cazzo che amici secchioni: quasi tutti prima di me, tranne alcune meritevoli eccezioni, e un sacco di lodi), chi proseguirà la stirpe?

Pensandoci bene, il gruppetto che abbiamo formato all'Università è uno di quelli che credo abbia tirato il meglio dalla mia facoltà: intanto tutti o quasi con punteggi alti al test di ammissione, quando c'era il numero chiuso (non vi dico come sono arrivato io su migliaia di persone), poi, come detto, i risultati si sono fatti vedere, e non solo per il mero calcolo matematico di voti. Devo dire che ho avuto culo, chissà chi avrei potuto incontrare (poi se non avessi incontrato l'amico di avventure Wiseman, che forse avete visto nella foto con Darth Vader, con chi avrei parlato di cazzate tutti questi anni? Oltre a Massi, ovvio, a cui con ritardo di 5 mesi abbiamo regalato per la laurea lo stupendo cofanetto di Ritorno al futuro: lo voglio anch'io! Ma io per la mia laurea ho avuto in dono dalla forza qualcosa di più grande.

Parliamo d'altro. Oggi è 20 dicembre. Embé?, direte voi. Embé niente, rispondo io, affari miei. L'anno scorso ho incontrato un'amica davvero importante, che sono contento di aver conosciuto per i più svariati motivi, per la prima volta. C'era un convegno alla mia facoltà in cui interveniva anche un suo amico, e allora abbiamo approfittato per fare questo incontro blogghereccio. Poi, mi ha fatto vedere il suo ufficio e dove lavora, e mi ha un po' spiegato come funzionava. Tralascio che ora sto lì anche io: è inutile dire grazie a chi, no? Certo, se avessi saputo che cosa c'era oltre la porta che non avevo mai varcato nelle mie visite regolari da quelle parti, forse...
No, no, sono contento: non pensare male! Poi, vedete? al di là del lavoro, è stata un'amicizia in cui anche poche parole e pochi incontri sono stati importanti per cementare un bel rapporto nato qui. Alcune parole molto importanti in un momento di sconforto non le dimenticherò mai, così come le congratulazioni per la laurea (peccato che non c'eri, mi avrebbe fatto piacere) che so essere state davvero sincere e sentite. La cosa bella, è che quando vado al lavoro tutti i giorni la prima persona che vedo è sempre la mia amica, ed è il modo migliore per iniziare la giornata lavorativa, perché mi tirano su il morale un sorriso e un cenno affettuoso, tanto da riuscire a digerire pure "la vita in diretta" e quasi quasi pure "tutte le mattine". E' un peccato che spesso non c'è tempo per parlare un po', perché è sempre bello sentire che hai da raccontare, amica mia.

Mi ritengo fortunato, perché in questo caos in cui quotidianamente siamo sballottati ho trovato qualcuno in grado di darmi un mano a mettere un po' d'ordine, a cercare e trovare un minimo di stabilità per mantenermi in piedi al di là delle mie fissazioni, delle mie frustrazioni, delle mie malinconie, a cominciare dal lavoro, e ad avere un po' più di fiducia. Quante volte vi capita di cercare il modo per dire a una persona che le volete bene e che è ormai importante per voi? Ormai non scappi più, saremo amici fino a chissà quando, eh? Non voglio scherzi.


Ora non dirmi più che non ho scritto niente per te, eh?

2 commenti:

  1. ma grazie!!! sono commossa! anch'io ti voglio bene, sai quanto tengo a te, alla nostra amicizia e quanto ti stimo ... mi sarebbe piaciuto molto esserci il giorno della tua laurea, ma - caro collega - so perfettamente che hai capito il motivo della mia assenza ... Ste' io ci sono e ci sarò sempre. Niente scherzi :)
    (vado, i 'miei' tg mi aspettano)
    un abbraccio e un bacio
    smoke

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  2. pdick ma tu scritti tuoi di fantascienza ne hai?

    [un giorno poi ti spiegherò meglio]

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