Moebius

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venerdì 31 marzo 2006

A me, Il caimano è piaciuto

Del film di Moretti si è detto tanto, quindi non che dica qualcosa anche io non serve. Però, "Il caimano" mi è piaciuto. Un buon film tutto sommato, e sottolineo un buon film, al di là del contenuto politico.

Moretti racconta la storia della realizzazione di un film nel film ("Il caimano" appunto); racconta le vicende personali del produttore di film come "Mocassini assassini", "Maciste contro Freud" o "Cataratte", Bruno Bonomo (un grandissimo Silvio Orlando, eccezionale), in lenta e dolorosa separazione dalla moglie (anche qui bisogna menzionare Margherita Buy, ottima), e della giovane regista (Jasmine Trinca) autrice del film sul Caimano; infine, naturalmente, racconta la vicenda del Caimano (che assume quattro volti diversi, di cui uno è quello originale, al Parlamento Europeo) che si è mangiato l'Italia pezzo a pezzo.

Ok, tutte cose che già sapete, appunto; però sottolineo come "Il caimano" si regga soprattutto su un'ottima regia ed una sceneggiatura ben costruita e senza sbavature, e che rispetto ad altri film di Moretti si lascia seguire senza problemi. Alcune battute poi sono memorabili, davvero. Per non dire poi che le battute tratte dal Caimano originale sono le più belle: nessun sceneggiatore avrebbe saputo scrivere dialoghi che colpiscono così: per capire Berlusconi basta riprendere le sue dichiarazioni o ascoltarlo dalla sua viva voce, e ti chiedi come è possibile che metà del paese non veda quello che a te pare lampante.

Alla fine il film di Moretti, lascia un senso di desolazione, perché non si può non guardare con tristezza a quest'Italia in cui, come dice uno dei personaggi, si parla solo di televisione e di Berlusconi. Un'Italia che, volenti o nolenti, ha visto le sue vicende dominate da questo personaggio, che è solo nostro, nessuno ne può vantare uno così (che bello!); e su un personaggio così importante, qualsiasi cosa se ne pensi, solo Moretti ha avuto il coraggio di farci un film (se non si considera il documentario "Quando c'era Silvio" di cui ho parlato tempo fa).

Quanto alle polemiche politiche, sono inutili: un film così lo vede un pubblico definito, diciamo di "sinistra" o come vi pare, non sposterà un voto. E' solo, "solo", un film: a futura memoria, sperando che un giorno avremo metabolizzato l'era del Caimano, e si possa guardare oltre.

6 commenti:

  1. (tengo a precisare che il seguente commento non ha niente di personale...)

    A me, invece, il caimano (che non ho visto e non vedro', visto che Moretti non mi piace) comincia a dare la nausea, quasi quanto i quotidiani battibecchi tra prodi-berlusconi-fini-mastella-fassino.........
    Non vedo l'ora che arrivi il 9 aprile, e che Dio ce la mandi bbona....

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  2. Uh!
    io non vedo l'ora di vederlo e in quel caso ti farò sapere...
    un bacio

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  3. Ne ho sentito parlare tanto di questo film, ma non ho ancora avuto l'opportunità di vederlo. Spero di vederlo al più presto!

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  4. però è una strana coincidenza che questo film esca una settimana prima delle elezioni, no?

    checchè se ne dica o meno che andrà a vederlo solo un pubblico di sinistra.

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  5. codega: errore, Isabella Rauti (moglie del ministro Alemanno) ha recentemente affermato, in un'intervista a Daria Bignardi, che non solo andrà a vederlo, ma che Moretti è uno dei suoi registi preferiti...

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  6. si credo d'aver sbagliato; certamente fra i milioni di italiani ci sarà qualcuno di destra che andrà a vederlo il film di moretti.

    ma si tratta di un'eccezione, la maggioranza del pubblico di destra non andrà a vederlo; mentre qualche indeciso, x caso o x volere, andrà a vedere il caimano

    cmq ripeto: far uscire il film pochi giorni prima delle elezioni è solo una coincidenza? :) o forse è stato fatto uscire in concomitanza delle elezioni con la speranza di convincere qualcuno del pubblico a cambiare sponda? :)

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