Moebius

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domenica 29 gennaio 2006

La simpatia per il signore e la signora Vendetta

Un paio di film, una volta tanto. Ricorderete che amo moltissimo il film Old Boy, del coreano Park Chan-Wook (di cui vi ho detto a giugno), quindi non posso non consigliarvi di andare al cinema a vedere Lady Vendetta, sempre dello stesso regista, che completa la trilogia della vendetta di questo autore asiatico, iniziata con Mr. Vendetta, che trovate invece in DVD.

Si tratta di tre film comunque separati, quello che li unisce è il filo di sangue della vendetta, e le tragedie e le bassezze umane che portano una persona a trasformarsi e a cacciare fuori i suoi peggiori istinti, o forse i migliori, dipende dal punto di vista assunto.

Iniziamo dall'ultimo, Sympathy for Lady Vengeance. Guem-Ja è stata 13 anni in carcere perché ha commesso un delitto di quelli che scatenano i media: ha rapito e ucciso un bambino. In carcere è stata una detenuta modello, soprattutto per le compagne che hanno imparato ad amarla per l'aiuto dato loro in ogni circostanza e per i comportamenti che le hanno creato una sorta di aura di santità. Fuori dal carcere, dopo 13 anni a studiare la propria vendetta, è tutto diverso, e Guem-Ja sembra essere un'altra persona, forse un po' cinica e malvagia o forse si porta soltanto dentro qualcosa, ed è allora buona: una colpa, quello sì, un torto fatto ma soprattutto uno enorme subito. Inizia la vendetta, che sarà corale, e che spingerà davvero lo spettatore a chiedersi, io che avrei fatto? E' una risposta che spero nessuno si debba mai trovare a dare (la domanda la ometto, sennò vi racconto troppo nel caso lo vogliate vedere!).
Il giudizio su questo film? Buono, molto buono, sicuramente: la storia procede un po' a salti, per frammenti, alcune cose sono decisamente surreali ma alla fine regge, secondo me. Da un punto di vista puramente cinematografico, beh, Park si dimostra un regista decisamente capace con sequenze che sono davvero un piacere per gli occhi sotto ogni aspetto.




Ma la signora vendetta c'entra qualcosa con il signor vendetta? Sì, perché è facile immaginare che ci siano una vendetta maschile ed una femminile, che vanno a braccetto e sono marito e moglie. Però Sympathy for Mr. Vengeance è, come detto, un altro film che si fa vedere anche senza aver visto gli altri (in fondo è il primo, io invece l'ho visto per ultimo in questi giorni). E' un film per certi versi più semplice dei successivi, più lineare, sia nella storia che dal punto di vista tecnico-formale (c'è qualche virtuosismo in meno da parte del regista, diciamo) però il giudizio è comunque buono: per una mia personalissima graduatoria Old Boy è sopra e gli altri due li metto alla pari (Park pur trattando temi in qualche modo vicini, realizza comunque tre film in cui questo tema della vendetta porta con sé domande differenti che vengono poste anche, e soprattutto, allo spettatore).
Ryu è un ragazzo sordomuto che vive con la sorella in attesa di un trapianto di rene determinante per permetterle di sopravvivere. Ryu però da una parte è un ingenuo, dall'altra è sempre troppo avventato nelle sue decisioni (e ci metterei pure che è una delle persone più sfigate della Terra). Per aiutare la sorella cerca prima di comprare un rene al mercato nero (in cambio di un suo rene: ovviamente lui viene fregato e ci rimette un organo senza guadagnarne uno per la sorella) e poi di guadagnare i soldi per l'operazione rapendo la figlia di un industriale. Ogni cosa faccia il ragazzo innesta degli eventi a catena negativi che hanno come unico risultato la morte. E ad una morte segue una vendetta. Solo che se le morti sono più di una le vendette sono diverse, e si incrociano.



4 commenti:

  1. la vena scorre davvero in corea, e poi è così - visivamente - matematico...

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  2. non mi attira particolarmente questo regista, però il manifesto di Lady Vendetta è senz'altro uno dei più belli visti quest'anno

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  3. Accetto sicuramente il consiglio.
    Un saluto
    Marina

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  4. solo il tofu non mi convinceva del tutto... per il resto Park Chan-Wook ha azzeccato tutto... fotografie e tempi... e attori.

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