Moebius

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domenica 6 maggio 2007

Andare a scuola sul web

Segnalo questo articolo che mi sembra davvero interessante. Su Second Life si stanno diffondendo sempre di più veri e propri corsi universitari all'interno degli ambienti virtuali sviluppati da alcune università americane; lo scenario è questo gli studenti possono quindi frequentare le lezioni con il proprio avatar, in un'aula virtuale, insieme agli studenti/avatar che seguono lo stesso corso di fronte ad un docente a sua volta in forma di avatar.


Diventano sempre più realtà le suggestioni che fino a non tanti anni fa si trovavano nei romanzi di William Gibson (in particolare su questo versante in Aidoru e American Acropolis); visto che in futuro vorrei occuparmi di e-learning, è facile fare due più due e pensare che forse quello che farò nel master che ho iniziato in realtà sarà superato entro un paio di anni e bisognerà pensare di trasferire tutte quelle competenze nell'ambiente virtuale. Questi mutamenti, che corrispondono a mutamenti di stili di vita, culturali e sociali, influenzeranno sempre più ogni aspetto della vita quotidiana, e questo senza voler essere a tutti i costi tecno-ottimisti o al contrario apocalittici perché credo che sia un dato di fatto. In fondo noi blogger già ora finiamo per trascorrere una percentuale più o meno rilevante del nostro tempo in quella sfera pubblica che ormai per definizione viene chiamata blogosfera.

5 commenti:

  1. Non so fino a che punto ciò sia una cosa di cui andar fieri... ma se lo dice Philip K. Dick!

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  2. beh, non è che ne ho parlato nel senso di andarne fieri o no, ma la sempre maggiore pervasività del web sulle nostre viste è un dato di fatto. Quanto al fatto che lo abbia detto PKD, beh, come dico nel mio profilo il nick lo porto indegnamente: diciamo che lo dice stefano, molto più modestamente

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  3. Eheheh, ok. Intendevo dire che la mancanza di fisicità a cui porta internet ed in generale la società in cui viviamo mi preoccupa parecchio.

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  4. trovo il cyberpunk e tutto il movimento dell'inizio degli anni '80 molto più lungimirante di qualsiasi altra fonte ispirativa e coalizzante dell'ultimo trentennio.
    Io sono convinto che ci sono già personaggi gibsoniani che non escono di casa, non hanno rapporti sociali di alcun genere, hanno scatole di spaghetti di riso sparse per la camera.

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  5. su www.casasonica.it si parla anche del progetto di musicare "Manituana" se ti interessa sto scaricando la soundtrack semmai te la giro!!! Lory

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