Moebius

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lunedì 9 marzo 2015

Una ragazza divertente

All'uscita avevo un po' snobbato l'ultimo libro di Nick Hornby, Funny Girl, fondamentalmente per due motivi.
Il primo è che sono passati molti anni da quando ho letto qualcosa di suo (forse Un ragazzo oppure più probabilmente Come diventare buoni).
Il secondo, collegato al primo, è che nella mia testa (in quel particolare scoparto della mia testa in cui archivio e classifico i libri che leggo, gli autori che mi piacciono, le cose che metto nella mia personalissima lista dei desideri) lo scrittore inglese da un certo punto in poi mi è sembrato appartenere a un periodo ormai passato (gli anni '90, primi anni duemila) in cui io stesso ero diverso e avevo gusti in parte differenti anche in materia di letture.

Per me Nick Hornby è sempre stato quello di Febbre a 90° e Alta Fedeltà, libri in qualche modo molto caratterizzanti del momento in cui sono stato scritti e di un modo di sentire che sembra lontano anni luce. Un po' la stessa cosa la sento per Jonathan Coe, un altro che a cavallo fra '90 e anni zero amavo molto e consigliavo a tutti e che oggi forse non amerei allo stesso modo.

E' stato quindi quasi per caso che, cercando qualcosa di leggero e divertente, l'ebook dell'ultimo Hornby è finito sul mio ereader, rivelandosi in linea con le aspettative, nel bene e nel male.

Brevemente, il romanzo (ambientato a metà anni '60) racconta la storia di Barbara, bionda ventenne e col fisico da starlette televisiva che da una sperduta cittadina nel nord dell'Inghilterra di trasferisce a Londra per cercare di coronare il sogno di diventare un'attrice comica come il suo idolo Lucille Ball.
Manco a dirlo, dopo un breve periodo di ambientamento nella metropoli Barbara riesce a dimostrare il suo talento comico e a diventare la protagonista di una sit-com della BBC.

Da lì in avanti la vicenda scorre in modo lineare, senza clamorosi colpi di scena; Barbara si muove nella swingin' London, in una parabola che da provinciale imbranata la porta a frequentare feste e luoghi alla moda, dribblando spasimanti e godendosi la fama di donna in ascesa della commedia tv inglese.

Il romanzo, scritto con grazia e umorismo, racconta soprattutto un'epoca, gli anni '60, in un Inghilterra in cui si passa da una cultura tradizionale a un'altra che sarà segnata per sempre dai Beatles e dai Rolling Stones, dai rotocalchi e da trasformazioni sociali profonde che porteranno alla crisi dei laburisti e, qualche anno dopo, all'arrivo della Tatcher.

Con qualche leggero colpo di pennello, Nick Hornby mostra i cambiamenti in corso nella società inglese e racconta come fosse una tipica storia di successo e scalata sociale le vicende di Barbara e degli altri personaggi che le ruotano intorno (Clive, il vanesio attore co-protagonista della sua sit-com; Dennis, il produttore; i due sceneggiatori Tony e Bill).

I momenti migliori del romanzo sono probabilmente quelli in cui compaiono i due sceneggiatori, uno apertamente gay con ambizioni artistiche, l'altro probabilmente gay ma dalla sessualità incerta (anche e soprattutto a se stesso); sono i due personaggi che fanno da snodo alla vicenda in quanto autori di una sit-com che deve essere allo stesso tempo innovativa e rispecchiare i cambiamenti sociali in atto e in quanto personaggi più complessi, intorno ai quali far girare le tematiche in qualche modo più impegnate del romanzo (cultura alta vs cultura bassa; l'omosessualità, all'epoca ancora un reato in Inghilterra; i rapporti fra i sessi che si fanno sempre più paritari e, sessualmente, liberi, almeno in certi settori; il matrimonio e una nuova idea di famiglia).

Il libro strapperà molti sorrisi al lettore e sono sicuro piacerà a molti; Funny Girl manca però di pathos, non c'è mai un momento drammatico o una svolta narrativa inaspettata che riattizzi l'attenzione del lettore. Sembra davvero di vedere una vecchia serie tv, dove tutto è ovattato, piacevole e poco impegnativo, con una vena malinconica che è la cifra tipica di Hornby ma nella quale è davvero difficile riconoscersi (al contrario, ad esempio, di quanto potrebbe accadere al vecchio lettore di Alta fedeltà).

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