Moebius

Moebius

lunedì 21 gennaio 2008

American Gangster

Quest'anno al cinema stanno uscendo davvero bei film. E davvero un bel film è l'ultimo di Ridley Scott, da pochi giorni uscito in Italia, American Gangster, la storia del boss di Harlem Frank Lucas e del poliziotto che gli diede la caccia, Richie Roberts.


Il film di Scott è un gangster movie con i controfiocchi, non gli manca nulla sotto ogni aspetto: la sceneggiatura regge sotto ogni punto di vista, alcuni dialoghi sono bellissimi, la regia è perfetta, senza sbavature, così come il montaggio; ogni aspetto tecnico del film funziona perfettamente ai fini del racconto. E, cosa più importante, tutti questi elementi tengono lo spettatore incollato alla poltrona.


Brevemente, la storia: fine anni '60-primi anni '70, dopo la morte del vecchio boss di Harlem, Frank Lucas (Denzel Washington), suo autista, guardia del corpo e pupillo, intravede la possibilità di salire ai vertici della criminalità newyorkese importando eroina purissima direttamente dal sud-est asiatico, sfruttando la compiacenza di alcuni membri dell'esercito americano impegnato in Vietnam. Il poliziotto Richie Roberts (Russel Crowe), uno dei pochi poliziotti onesti fra Newark e New York, riceve l'incarico di formare una squadra anti-narcotici per l'arresto dei principali capi del traffico di droga.


Il film di Scott si gioca quindi tutto sul dualismo a distanza fra questi due personaggi, schierati agli estremi opposti ma entrambi dotati a modo proprio di un codice d'onore che né altri criminali né la maggioranza dei poliziotti di New York e del New Jersey dimostrano di avere. American Gangster è un film solido, che porta lo spettatore all'interno della vicenda senza cedere nulla all'inutile spettacolarizzazione ma alternando attentamente i momenti di maggior suspense con i passaggi emotivi del film, come il rapporto di Lucas con la madre e con la famiglia, originaria del North Carolina, o la vicenda privata di Roberts, che lotta con l'ex moglie per la custodia del figlio. Sia Lucas che Roberts però sono uomini totalmente assorbiti dal proprio ruolo, senza compromessi, o bianco o nero (e per questo, anche se può sembrare banale, funziona bene la coppia Washington-Crowe, davvero bravi entrambi in questo film, e se lo dico io che non sopporto l'attore de Il gladiatore...) e finiscono per sacrificare anche gli affetti.


American Gangster alla fine è un ottimo film proprio perché, pur vicino ad altre pellicole dello stesso genere (penso a Scarface e a Quei bravi ragazzi) non sembra rifarsi a nessun modello in particolare, ma può darsi io mi sbagli: Ridley Scott ha voluto in qualche modo dettare la sua versione del gangster movie, giocandolo sull'umanità dei personaggi (come però, a pensarci bene, sono anche i film che ho citato, quindi, forse, qualche riferimento Scott lo ha avuto...).

11 commenti:

  1. complimenti per la rece, anch io ne ho parlato di questo film :-)

    RispondiElimina
  2. complimenti bella recensione.Proprio ieri ho visto il servizio di questo film al Tg1 e devo dire che la trama mi attrae molto ora dpo aver letto il tuo resoconto pro-pellicola mi sa proprio che ci faccio un pensierino!! Buona settimana Lory

    RispondiElimina
  3. scarface e quei bravi ragazzi.. uhm.. lo compro! :)

    RispondiElimina
  4. Anche a me è piaciuto, certo non si discosta affatto dal registro "classico" e certe volte è addirittura un pò prevedibile. Fosse uscito vent'anni fa sarebbe stato probabilmente un capolavoro.

    RispondiElimina
  5. aramchek: hai ragione, è la stessa impressione che ha fatto a me: un ottimo film ma non un capolavoro assoluto.

    militante: lo devi andare a vedere al cinema! ;)

    filoattivo: grazie per la visita.

    lory: affrettati!

    RispondiElimina
  6. e alla fine son tornata....spero dalle tue parti tutto ok...

    un bacio

    Maredinverno

    RispondiElimina
  7. non ne posso più di stare a casa, mi mancano i miei colleghi, la mia scrivania, il mio computer, la macchinetta del caffé e il 64 senza zucchero, le sigarette in una stanzina con gli aspiratori che ti risucchiano anche l'anima, pranzare tutti insieme in sala riunioni, i quaderni aziendali, il mio portapenne con la mucca viola...
    scusa sto a pezzi... :(

    RispondiElimina
  8. ciao ste, t'ho risposto in intranet.
    studia e fai il bravo.
    e Forza Udinese!

    RispondiElimina
  9. ... nOTIZIA DI sERVIZIO...

    Fanucci ha stampato un Nuovo Inedito del Nostro...
    "Voci dalla Strada"

    ;--)))

    Ciao

    RispondiElimina
  10. passavo dopo tanto tempo.
    è sempre bello leggere i tuoi post.

    RispondiElimina