Interrompo la pausa dal blog per parlarvi di un bel libro, non vi farà male.
Un bel giorno in un ospedale di Detroit viene al mondo Calliope, una paffuta bambina di origine greca (i nonni sono venuti in America tanti anni prima, dopo che dovettero abbandonare la loro terra natia, vicino Smirne, perché i Turchi ne presero possesso). Questa bambina era veramente bella, aveva tutto quello che deve avere una bimba, con un bel ricciolo rosa fra le gambe. Il problema è che oltre a quello, nascosto dove non si poteva vedere, c’era anche altro.
Eh sì, perché Callie è un ermafrodito, cosa veramente rara ma che ogni tanto accade, soprattutto fra chi proviene da piccoli villaggi dove ci sposa spesso e volentieri fra parenti. Quindi a un certo punto della sua vita Calliope scopre di essere in realtà Cal, e la bambina diventa, nella pubertà un maschio, quello che in realtà, geneticamente, è sempre stato. Solo con i genitali esterni femminili e qualcosa che spunta...
Ok, credo di aver chiarito abbastanza bene il punto di partenza di questo libro. Tanto non vi ho svelato nessun mistero. Il libro di Jeffrey Eugenides (vero talento letterario che dopo dieci anni da Le vergini suicide ha pubblicato il suo secondo romanzo) è un libro che vi stupirà raccontandovi non solo la trasformazione di Calliope in Cal ma le vicende della sua famiglia, che partono dai nonni Desdemona e Lefty, nel loro piccolo villaggio, di come i due si innamorano e di come decidono di sposarsi anche se fratelli. Allora un piccolo gene, che passa di generazione in generazione ma resta recessivo si sveglia, senza che i due, poveri contadini montanari, possano saperlo.
Questa è una storia di trasformazioni continue: la storia di Cal/Calliope è solo la conclusione della trasformazione di una famiglia greca in americana, della trasformazione di una città, di un’epoca, di un’intera nazione, dei rapporti interrazziali, della ribellione dei figli verso i padri negli anni ’60 (e non potrebbe essere una ribellione anche quella di Cal, in fondo? Una ribellione alla normalità della natura).
Middlesex è scritto in maniera da rendere le vicende della famiglia Stephanides avvincenti, di trasformare una storia di immigrazione e di successo in una riflessione sulla vita e sulla morte (che incombono sempre, e i greci con la loro tradizione millenaria lo sanno bene). Le trasformazioni psicologiche e biologiche di Calliope nel suo percorso di scoperta di sé spingono a porsi domande sulla natura umana, sulla psicologia che si forma da bambini quando si diventa maschi o femmine per convenzione sociale (nel caso del protagonista sicuramente), quando si entra a far parte di una società con le sue regole, e qualcosa di inaspettato e di incontrollabile le sconvolge. Al centro c’è l’uomo, inteso come essere umano, la macchina più complicata che c’è, con le sue pulsioni, i suoi amori, i sentimenti. Sullo sfondo scorre la storia, e chissà se sia più importante la grande storia o quella personale, individuale, che diventa esempio di come ognuno cerca sempre la sua strada, cerca sempre di capire la sua natura, quello che accade a se stessi.
Middlesex alla fine è uno di quei libri che lasceranno il segno nella memoria, scritto benissimo, pieno di trovate narrative e perfino di colpi di scena (alcuni annunciati, ovviamente). C’è un po’ un tono da tragedia greca dietro, ma c’è anche commedia: le due facce della stessa maschera che permeano la vita di tutti. Certo, questa in particolare di storia è un pochino più rara, ma a questo servono i bei libri, a raccontare storie che nel loro essere estranee alla vita della maggior parte delle persone che li leggono alla fine parlano comunque di noi.
Middlesex alla fine è uno di quei libri che lasceranno il segno nella memoria
RispondiEliminaminchia ste..non srai troppo arrogante??
ehehhee
buona giornata
buongiorno, ste!
RispondiElimina:D
com'è andata la pausa?! ha dato frutti, ti sei rilassato un po'?!
io ti abbraccio e ti auguro un buoniniziosettimana!
:)
la pausa non è finita... :)
RispondiEliminanik: io sono arrogante... è poi è un mio giudizio, no? :P
RispondiEliminaehi Ste', puoi dare un'occhiata al mio blog?
RispondiEliminaUn bacio,
Francesca
e allora, let's go on! :D
RispondiEliminati auguro de svorta', come dite voialtri, al più presto, se è ciò che ti serve...e comunque di godere il bello di questo momento, che c'è ora e non ci sarà più...dico, la libertà di fare ciò che vuoi!
:)
bacione
Dicono che in Italia ci sono soltanto 1 milione di lettori veri (quelli per intenderci, che comprano parecchie copie all'anno). Io credo che bisognerebbe diffondere la cultura dei libri con ogni mezzo. Complimenti per il tuo blog che tra l'altro ha una grafica stupenda. Ciao!
RispondiEliminaMiddlesex è un libro GRANDIOSO... non ricordo male ha addirittura vinto il Pulitzer...
RispondiEliminaciao Ste, autore che non conosco, potrebbe essere una lettura di queste settimane, soprattutto in vacanza (periodo in cui leggo meglio). avevo il pc in palla allora ero fermo. eccomi. ciao ancora e buona settimana Ste. :M:
RispondiEliminaCondivido il tuo punto di vista su questo romanzo... Una riflessione lucida e matura sul tema dell'identità (fisica, psicologica, sessuale, imposta o scelta). Da consigliare, per riscoprire un sano relativismo .
RispondiEliminaPhilipD.,
RispondiEliminaMi dispiace che tu ti riconosca anche in queste mie parole...
è come se avessi forze contrapposte.. bisogno di veder gente e mancanza di energia.. cosi uscire diventa solo uno sforzo...
bacio
un bacio.
RispondiEliminaminchia phil ma non è che leggi troppo! Scherzo dai. Sono solo invidioso. A me toccano saggi di questa (per carità interessantissima) signora ma vorrei avere la tranquillità per leggermi un bel romanzo...
RispondiEliminama quanto leggi!!!! bravissimo, io sono stata presa nelle maglie del sudoku, ho intenzione di diventare una campionessa internazionale...
RispondiEliminameglio?:)
RispondiEliminaBuongiorno Phil! Non ho capito bene una cosa. Non c'hai un cazzo da fare e ti lamenti pure? ;-)
RispondiEliminaun altro bacio, dolce ste!
RispondiEliminae buona giornata!
:)
saluti al disoccupato!
RispondiEliminama sei in vacanza???? :)
RispondiEliminaehhh.. questo mi sa che lo compro sai??
RispondiEliminaPS: ho ultimato il disco dedicato a dick!
RispondiEliminaoddio non ti slautavo da un secolo...
RispondiEliminasi sente che queste recensioni sono scritte da un..."dottore":)
smuà :)
RispondiEliminazak
Spero che poi tutto sia andato nella maniera migliore per te, Phil!
RispondiEliminaBuon we!
stè, sei troppo buono:P
RispondiEliminaun bacio enorme
qué pasa, bonito?
RispondiEliminaun beso muy grande!
buona pausaaaaaaaaa
RispondiEliminabenissimo l'esame! ma non si capiva dalla descrizione?
RispondiElimina1 saluto!
sil
bacio!
RispondiElimina:)
ciao ste!
RispondiEliminaciao Philip... ma dove sei scomparso? vacanza? se si... beato te! (io sono al conto alla rovescia!) :)
RispondiEliminahola querido!
RispondiEliminaotro beso para tì!
smmmmuak!
Buona giornata, amico mio!
RispondiEliminafinito:)
RispondiElimina110 e lode
spero che la pausa stia andando bene! Buone vacanze intanto!
RispondiEliminaancora in pausa?
RispondiEliminaciao phil e buon week end!
perchè non l'hai fatto?
RispondiElimina