Moebius
martedì 31 maggio 2005
Dormo
lunedì 30 maggio 2005
Acqua, luce e gas
sabato 28 maggio 2005
Siamo tutti stronzi
giovedì 26 maggio 2005
Voglio una spada laser!
mercoledì 25 maggio 2005
martedì 24 maggio 2005
giovedì 19 maggio 2005
La proclomiamo disoccupato!
mercoledì 18 maggio 2005
E' fatta
In questi giorni oltre al Giro penso che mi butterò proprio sulle avventure di Luke, di Han, di Leila, di Obi Wan, del mitico Chewbecca (arrrrrhhhhh....), di D3-BO e C1-P8, oltre che Darth Vader naturalmente...
martedì 10 maggio 2005
L'ATTESA (script per corto) by Militante
Leggi la prima parte da scrivo
Leggi la seconda parte da rael
Leggi la terza parte da sophie
QUARTA E ULTIMA PARTE
SCENA 18 – Ufficio segretaria del sindaco. Interno/giorno.
Marco entra trafelato nell’ufficio della segretaria del sindaco.
SEGRETARIA DEL SINDACO
Assessore Giusti… finalmente!
Forza che siamo in ritardo.
Per fortuna lo sposo non è ancora arrivato!
La segretaria si alza dalla sedia, prende la fascia tricolore e la porge a Marco.
MARCO
Allora Signora Merli,
mi spieghi bene cosa è successo!
SEGRETARIA DEL SINDACO
(mentre aiuta Marco ad indossare la fascia tricolore)
Il sindaco doveva essere qui per mezzogiorno.
Ha telefonato per dirmi che è bloccato
sull’autostrada per un incidente…
e mi ha chiesto di rintracciarla
per sostituirlo…
MARCO
(sbuffando)
Uff! Ma perché proprio io!
SEGRETARIA DEL SINDACO
Beh! Assessore, lei è il più giovane…
e in questi casi…
MARCO
Va bene, va bene! Ora però muoviamoci…
SCENA 19 – Ufficio del Sindaco. Interno/giorno.
Marco entra nell’ufficio del sindaco e si sistema dietro la
scrivania.
SCENA 20 – Corridoio palazzo comunale. Interno/giorno.
La segretaria si affaccia sul corridoio e chiama Anna e Karim.
SEGRETARIA
Siamo pronti… potete entrare…
SCENA 21 – Ufficio del sindaco. Interno/giorno.
I due ragazzi e Giorgio entrano. L’assessore Marco Giusti e Karim si guardano e si riconoscono. Sorridono divertiti. La cerimonia del matrimonio civile inizia.
MARCO
Bene! Possiamo cominciare…
Mente Marco sta leggendo gli articoli del codice civile, si affaccia sulla porta il padre di Anna, un signore di circa 60 anni. Il signore entra e si mette in un angolo. Anna si volta, il signore gli fa un cenno con la mano. Anna sorride.
FINE
mercoledì 4 maggio 2005
Dev posso voglio
martedì 3 maggio 2005
Povero me
Cammino come un marziano, come un malato,
come un mascalzane, per le strade di Roma.
Vedo passare persone e cani e pretoriani con la sirena.
E mi va l'anima in pena, mi viene voglia di menare le mani,
mi viene voglia di cambiarmi il cognome.
Cammino da sempre sopra i pezzi di vetro,
e non ho mai capito come, ma dimmi dov'è la tua mano,
dimmi dov'è il tuo cuore?
Povero me! Povero me! Povero me!
Non ho nemmeno un amico qualunque per bere un caffè.
Povero me! Povero me! Povero me!
Guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.
Povero me! Povero me! Povero me!
Mi guardo intorno e sono tutti migliori di me.
Povero me, povero me, povero me,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.
Cammino come un dissidente, come un deragliato,
come un disertore, senza nemmneno un cappello
o un ombrello da aprire, ho il cervello in manette.
Dico cose già dette e vedo cose già viste,
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste.
Mi fa paura il silenzio ma non sopporto il rumore,
dove sarà la tua mano, dolce,
dove sarà il tuo amore?
Povero me! Povero me! Povero me!
Non ho nemmeno un amico qualunque per bere un caffè.
Povero me! Povero me! Povero me!
Guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.
Povero me! Povero me! Povero me!
Mi guardo intorno e sono tutti migliori di me.
Povero me, povero me, povero me,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è ...
Francesco De Gregori - Povero me