Ora vediamo perché.
Due grandissimi attori, entrambi potenzialmente da Oscar |
Quindi è la storia di una messa in scena teatrale dalle prove fino alla prima. E basta?
Beh, fondamentalmente sì ma non solo. Per districarci passiamo a un aspetto centrale del film di Inarritu: la resa filmica. La storia non può essere svincolata dalla regia e dal montaggio; le scelte di Inarritu fanno parte della narrazione stessa perché il film si basa molto sul suo impatto estetico più che sulla storia.
E' un lungo, lunghissimo piano sequenza (ottenuto con qualche trucco cinematografico di notevole fattura tecnica). La camera si muove di continuo dietro, davanti, di fianco a Micheal Keaton e agli altri attori ma non solo; l'effetto piano sequenza prosegue in strada, in cielo, nelle transizioni da giorno a notte.
Forse la scena più memorabile del film |
Torniamo alla storia. Altro personaggio del film è Birdman stesso, che viene rappresentato come l'alter ego di Riggan; tanto Riggan vuole ricostruirsi un'immagine basata sul prestigio e sul riconoscimento come attore tanto Birdman spinge per farlo tornare al cinema commerciale dei grandi incassi e della popolarità (una delle battute più efficaci, pronunciate da Edward Norton, l'attore di teatro, recita: La popolarità è la cugina zoccola del prestigio).
Anche Emma Stone è belliss... ops, bravissima |
Elementi realistici e fantastici alla fine sembrano riunirsi ma uscendo dal cinema non si potrà fare a meno di chiedersi se, come e quando. Ma il film lascia fondamentalmente irrisolte tutte le domande, sia quelle meta-cinematografiche (non mi viene in mente un'espressione migliore per quello che intendo) sia quelle proprie interne alla storia e forse questo potrà essere ciò che ad alcuni farà storcere la bocca.
Personalmente amo questo tipo di storie, frutto di una sensibilità post-moderna, in cui le cose non sono tutte lineari e chiare e richiedono di soffermarsi più sul contesto e sulle relazioni. Più che raccontare una storia, il film stesso è una storia rendendo difficile separare, nel giudizio, il contenuto dalla forma.
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