Moebius

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giovedì 20 dicembre 2007

La lotteria della vita

Come già segnalato,nei giorni scorsi ho letto Lotteria dello spazio, il primo romanzo pubblicato da PKD nell'ormai lontano 1955. Si tratta di un romanzo che, per chi ha avuto la fortuna di leggerlo allora, rivelava già il talento di quel grand'uomo.


In Solar Lottery, il mondo è governato dalle leggi del caso, anzi più precisamente dalla regola del minimax: chiunque sia in possesso della agognata tessera professionale può partecipare alla più grande lotteria che ci sia mai stata nella quale periodicamente un fortunato vince la possibilità di diventare Quizmaster, la più alta istituzione sul pianeta. Quella descritta da Dick è una società rigidamente divisa in classi, fra have e have not, fra chi ha la capacity card e chi non ce l'ha, che viene escluso e lasciato ai margini, nella quale ogni persona classificata giura fedeltà ad un padrone, sia esso una persona o, più spesso, una Hill, una grande corporazione economica, che provvederà ai suoi bisogni garantendogli una vita ricca e comoda. Una categoria a parte sono i telep, che per la loro capacità di predire il futuro sono costretti o ad entrare nella Squadra che presiede alla sicurezza del Quizmaster o ad essere emarginati proprio in virtù delle loro doti.


Quello che è davvero interessante, al di là della vicenda, che ho trovato comunque molto avvincente, è la caduta di valori, di passioni e di interessi in questa questa Terra del futuro, nel solco del tradizionale genere distopico, i cui abitanti vivono per il Quiz, per gli spettacoli televisivi e per l'omicidio. Sì, omicidio, perché in una società del genere, basata sul minimax, alla fortuna di chi diventa Quizmaster deve corrispondere anche quella di una persona che, nel pieno di rispetto di regole ritualizzate, viene sorteggiato, in diretta tv, per tentare di uccidere il capo e prenderne il posto.


In questo contesto si muovono le vicende di Ted Benteley, il prodromo del tipico personaggio dickiano, uomo comune a suo modo in qualche modo mediocre ma, rispetto ai personaggi che Dick svilupperà negli anni successivi, con dentro di sé una fiammella di speranza e di voglia di reagire per contribuire a costruire un mondo migliore, per una società più giusta che non sia governata da un gioco: non si può non leggere nelle parole che Ted pronuncia contro il sistema una critica che Dick faceva agli Stati Uniti e alla società occidentale.


I guai per Benteley iniziano quando, rotto il patto con una delle Hill, fa il suo giuamento al Quizmaster Verrick, non sapendo che è caduto di sella: l'urna ha estratto un nuovo nome, il misterioso Leon Cartwright. Verrick ha ordito un complotto per tentare di riprendere il suo posto, coinvolgendo fra gli altri proprio Benteley. Non vi dico come prosegue, vi lascio la sorpresa.


Come dicevo all'inizio, in questo libro Dick è già Dick. Il lettore abituale di PKD ritroverà alcune delle tematiche tipiche della sua letteratura, che nei decenni successivi svilupperà con maggiore profondità filosofica, psicologica e sociologica: il simulacro, la religione e la speranza nell'arrivo di qualche Messia diffusa quasi a livello di superstizione, l'alienazione dell'uomo nella società ipertecnologica.


Buona lettura.

2 commenti:

  1. spesso lo sguardo alle origini di un autore amato si rivela deludente.. non è questo il caso.
    auguri e buone feste stè!

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  2. Complimenti per la Recensione come sempre ottimo lavoro. i tuoi consigli in materia di libri sono sempre interessanti aggiornerò la lista dei libri da comperare alla prossima visita in libreria.un Bacio e buone Feste.Lory

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