Moebius

Moebius

venerdì 2 marzo 2012

I 15 migliori Dick

Se lo ha fatto Jonathan Lethem, qui, di indicare quelli che per lui sono i migliori libri di PKD, allora mi cimento anche io, che di romanzi di Dick ne ho letti quasi quanto Lethem (anche se non 3 o 4 volte). Non riesco a fare una classifica, li elenco quindi in ordine sparso.

  • Ma gli androidi sognano pecore elettriche?: ok, mi smentisco subito: questo sta in testa e basta, è la cosa - letterariamente parlando - più alta che Dick abbia scritto; se non lo avete letto non fatevi ingannare dall'aver visto Blade Runner, vi stupirà la quantità di idee che nel film non sono proprio presenti. E non chiamatelo Cacciatore di androidi o Blade Runner;
  • Ubik: il più conosciuto e il più letto; molte cose che vi sono sembrate davvero fighe in film come Il sesto senso, Matrix, Vanilla Sky, Apri gli occhi ecc. ecc. vengono da qua;
  • Le tre stimmate di Palmer Eldritch: una delle più grandi allucinazioni della letteratura mondiale;
  • Noi marziani: assolutamente commovente;
  • L'uomo nell'alto castello: lo conoscerete già come La svastica sul sole ma... vabbè avete capito; uno dei romanzi più ricchi di Dick, filosoficamente e psicologicamente; lo conoscono tutti come un libro di storia alternativa ma è molto molto di più.
  • Un oscuro scrutare: il libro più cupo di PKD, in cui racconta l'abisso della droga e lo sdoppiarsi della vita e della personalità di una persona;
  • Labirinto di morte;
  • Scorrete lacrime disse il poliziotto: forse il più intenso emotivamente, insieme a A scanner darkly;
  • Cronache del dopobomba: una delle sue opere più riuscite, una distopia ricca di personaggi dall'enorme umanità;
  • Tempo fuor di sesto: avete presente The Truman Show? Ecco, Dick era arrivato qualche decennio prima;
  • I simulacri: un romanzo corale sul potere, sulla manipolazione e sul fallimento individuale;
  • Lotteria dello spazio: il primo romanzo pubblicato da Dick, nel quale i governanti del mondo vengono decisi con un gioco, già geniale;
  • Confessioni di un artista di merda: il suo capolavoro mainstream;
  • Valis: il mio preferito di tutta la trilogia scritta dopo i fatti del febbraio-marzo 1974; qui PKD ha svelato al mondo cosa aveva davvero nella testa: non uno dei più godibili, piacerà soprattutto ai fan accaniti e ai lettori desiderosi di entrare nella visione dickiana delle cose;
  • Occhio nel cielo: forse in assoluto non è uno dei migliori ma sono legato a questo libro perché l'ho letto in un momento particolare della mia vita.
E questi, solo per rimanere ai romanzi. Giusto per citare qualche racconto, recuperate almeno La formica elettrica, Rapporto di minoranza (altra cosa rispetto al film di Spielberg), Impostore, Ricordiamo per voi, I giorni di Perky Pat.

6 commenti:

  1. uffa però, ora mi hai resa curiosa!

    RispondiElimina
  2. Beh Zoe, niente di nuovo rispetto a quanto predicavo già anni fa su "Immaginaria". Mi fa piacere che tu sia passata, veramente tanto

    RispondiElimina
  3. Bellissimi e toccanti pareri su questi grandi romanzi, non voglio aggiungere nulla ma solo chiederti in ginocchio la provenienza del disegno ad intestazione della lista...sono un amante di Moebius e PKD...ma non avevo mai accostato i due e mai vista questa illustrazione in particolare, ti prego svelamene la provenienza :D

    RispondiElimina
  4. La perla che non avete citato e' "GUARITORE GALATTICO". C'e' tutto Dick, la societa' demotivante, la necessita' di aggrapparsi a qualcosa, la presenza del divino (anche se grottesca ed ironica), la fragilita' dell'essere umano, la voglia di ricominciare. Romanzo molto intimo e personale di Philip.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. E se poi volete cercare un libro dickiano al 100% ma che faccia ridere (sì Dick sa anche essere comico; con gli anni diverrà un po' più cupo) vi consiglio Redenzione Immorale.

      Elimina