Moebius

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venerdì 13 ottobre 2006

Pentiti e non peccare più!

Pentiti e non peccare più! Tu così dedito all'edonismo e al consumismo, così attento ai soldi e a spendere e a consumare e a lasciarti andare ai vizi più sfrenati. Pentiti, ma prima pecca, sennò come fai a pentirti?






 





Un mondo di colori che fermano immagini, attimi e simboli del mondo contemporaneo, che lasciano ai posteri, a gloria imperutira, le immagini di icone e divi. Immagini rielaborate, ri-mediate, dal significato stravolto: non elegie celebrative, non solo elegie celebrative, ma esaltazione delle contraddizioni del '900, con il dollaro al fianco della falce e del martello, capitalismo e comunismo, con la statua della libertà che evoca guerra, con i divi immortalati che credono di diventare immortali ma mostrano solo la vanità umana, forse il peccato più peccato di tutti.









L'uso di un immaginario e allo stesso tempo la creazione di un immaginario; un immaginario patinato che cela dolore e morte: disastri automobilistici che, fotografati e serigrafati su tela, fotografano a loro volta una società in cui la tecnologia diventa un veicolo sul quale viaggiare fino alla morte. Morte che è affascinante perché non cela, non nasconde, è diretta e immediata, non si ricopre di colori e quando è violenta e improvvisa blocca il protagonista nel mito e ne fa un'icona.



 








La massima esaltazione dell'opera d'arte senza aura, l'opera arte dell'era della riproducibilità tecnica accessibile a tutti, che tutti conoscono, a cui ognuno in fondo dà il proprio significato; l'opera d'arte che non è importante per il lavoro dell'artista che gli conferisce aura, ma diventa importante in quanto prodotto della modernità, con significati che non sono più estetici ma economici, culturali, sociali;



 



 


L'artista che diventa opera d'arte e merce e spettacolo egli stesso, che si concede e concedendosi dà l'illusione di 15 minuti di celebrità. L'artista che diventa opera d'arte nella preparazione del trucco della sua futura morte; l'artista che trasfigura prima di tutto se stesso, concedendosi agli sguardi altrui, che cercano chissà quali reconditi significato.





L'unico significato, forse, è che la salvezza e la redenzione e la resurrezzione costano solo 6,99 dollari, e viaggiano in Harley.






 

7 commenti:

  1. strano post.. mi è piaciuto però, forse perchè letto in pieno delirio etilico..

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  2. molto bello il Post complimenti mi piace un sacco poi lo sai che adoro Warhol!!Buona domenica e buonagiornata . ps. lo vedi che quando sei ispirato pure tu scrivi delle riflessioni interessanti a me l'ispirazione è andata via del tutto:(!!! L.

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  3. militante: beh, molto semplicemente sono andato a vedere la mostra "pentiti e non peccare più", che raccoglie un bel po' di opere di Warhol, e mi è piaciuta molto, come spero si sia capito. Tra l'altro ci sono andato con una nostra amica comune.

    anonimo: contento di ricevere apprezzamenti :) diciamo che per ispirarmi ho bisogno di venire stimolato intellettualmente, e una bella mostra aiuta.

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  4. bhe certo una bella mostra aiuta sempre l'ispirazione Buoanserata L.

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  5. Come stai? tutto bene?Ho appena letto della metro di Roma.

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  6. bhe..come stai?è passata una vita...ercolina ti saluta

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  7. mollie e chiunque si stesse preoccupando: tutto ok

    ercolina: ciao! grazie del saluto, mi fa davvero piacere

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