Moebius

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giovedì 12 ottobre 2006

Echi perduti

Visto che ieri ho scritto del giro di incontri di Joe R. Lansdale in Italia, dedichiamogli un po' di spazio: pochi come lui hanno saputo lavorare sui generi innovando continuamente passando dal pulp allo splatter all'horror al thriller al noir al fantastico (soprattutto nei racconti), a volte anche nello stesso libro.



Recentemente ho letto l'ultimo romanzo pubblicata in Italia da Lansdale, Echi perduti, che oscilla fra l'horror, il thriller e il romanzo di formazione, e come al solito mi è piaciuto, soprattutto per due aspetti che secondo me nello scrittore texano sono prevalenti: i dialoghi, sempre calibrati sia come contenuti che stilistamente, ed il finale, ricco di suspence come quasi sempre nei libri di Lansdale.



Harry, il protagonista di Lost Echoes, da bambino, dopo una violenta forma di orecchioni, ha acquisito una capacità sovrannaturale, quella di rivedere davanti a sé episodi del passato, quasi sempre violenti, non appena un suono richiama, dagli oggetti presenti al momento di incidenti o delitti, l'evento. Crescendo, Harry soffrirà sempre di più per queste sue visioni fino a gettarsi nell'alcol per sopire le sue percezioni.

Secondo me la bravura di Lansdale sta soprattutto qui, nel racconto di come sarebbe la vita di una persona che deve stare attenta a dove mette i piedi per non scatenare ricordi (non suoi) del passato, sempre legati a fatti di sangue e di violenza, costruendo, quindi, una storia che racconta la crescita di Harry e la sua progressiva consapevolezza di dover affrontare a viso aperto un problema, anzi due, l'alcol e le visioni. Allora, ecco un altro tocco tipico di Lansdale, che trova a Harry un punto di riferimento, Tad, ubriacone che cerca a sua volta di uscire dall'alcol; Tad e Harry stabiliranno un rapporto un rapporto di sostegno reciproco, con l'uomo di mezza età che insegnerà al giovane a trovare il suo equilibrio attraverso l'equilibrio che danno le arti marziali (Lansdale stesso è un maestro di arti marziali, e ha registrato un suo stile di lotta).



Raccontata così questa storia forse perde qualcosa, ma fidatevi, si tratta di un buon romanzo, anche se non propriamente di un capolavoro, che porta il lettore a voler vedere la fine (almeno spero), poi ci sono anche un paio di ragazze che girano intorno ad Harry, quindi magari il libro andrebbe letto almeno per loro.

4 commenti:

  1. l'ho visto in libreria, e penso che lo leggero' ...
    Piuttosto, perche' non partecipi anche tu al concorso ?

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  2. cancella i commenti precedenti, please, stamattina mi sono alzato male.
    il concorso e' qua

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  3. adesso che ho ripreso a leggere con maggiore impegno magari...

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